giovedì 29 settembre 2011

Via libera della camera alla delega sulle professioni sanitarie

di Luigi Prozzillo
Via libera dell'Aula della Camera alla legge delega sulle professioni sanitarie. Il testo, che è stato approvato con 305 sì, 7 no e 197 astenuti, ora passa al Senato. A favore hanno votato Pdl, Lega e Fli; contro i radicali. Il Pd si è astenuto. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha sottolineato che il testo contiene importanti innovazioni sulla sperimentazione e sugli specializzandi.

La delega contiene numerose e importanti innovazioni nell’ambito della ricerca sanitaria, della sicurezza delle cure, delle professioni sanitarie, della sanità elettronica, dei registri di rilevante interesse sanitario, la maggiorefunzionalità del Servizio sanitario nazionale e pertanto delle prestazioni erogate. In materia di sperimentazioni cliniche di medicinali la delega contiene modifiche sostanziali in funzione di riordino e coordinamento della stessa, riduzione del numero di comitati etici (da 269 a 110 circa), nel rispetto dell'autonomia regionale; i comitati etici sono previsti in tutti gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (per i quali l'attività di ricerca costituisce parte essenziale della mission), e in ogni regione. La delega contiene anche la semplificazione degli adempimenti meramente formali attraverso l'informatizzazione delle procedure di: i) gestione della documentazione concernente la richiesta di parere ai comitati etici per l'avvio degli studi clinici; ii) autorizzazione a condurre studi clinici con prodotti particolari. Altro importante criterio contenuto nella delega di cui è data facoltà alle università di individuare percorsi formativi in tema di studi clinici e sperimentazione dei farmaci, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e nell'ambito dei programmi obbligatori di formazione continua in medicina. Importante compito della delega è contenuto nell’articolo 2 con lo scopo di circoscrivere la percentuale del finanziamento dei progetti di ricerca sanitaria presentati da giovani ricercatori di età inferiore a quaranta anni, nell'ambito dei fondi destinati per la ricerca finalizzata. Fondamentale anche la delega che prevede la possibilità per i direttori scientifici di poter lavorare in più strutture o la possibilità per il direttore di dirigere lavori in collaborazione fra più strutture. La delega vuole introdurre anche il divieto di atti di sequestro e pignoramento presso terzi a valere sui fondi destinati al finanziamento della ricerca sanitaria. Importanti modifiche anche per le professioni sanitarie si prevede la modifica e il riassetto della vigente normativa in materia di disciplina degli ordini, degli albi e delle federazioni nazionali delle professioni sanitarie di medico chirurgo, medico veterinario, farmacista e odontoiatra. La delega prevede che gli ordini e le relative federazioni, enti pubblici non economici dotati di autonomia patrimoniale, finanziaria e regolamentare e organi sussidiari dello Stato, siano sottoposti alla vigilanza del Ministero della salute. S’individuerà tramite la delega anche la creazione dell’albo degli odontoiatri. Vasto il compito della delega per il riassetto delle competenze delle federazioni nazionali. All’articolo 8 la delega prevede un quadro normativo sul quale poter in seguito sviluppare iniziative di rilancio e sviluppo e attuare una politica di riqualificazione e sviluppo del patrimonio idrotermale. Per il riassetto della normativa per le farmacie il governo provvederà a un cambiamento epocale sulle attività delle stesse continuando il processo di trasformazione delle farmacie da semplici aziende di servizi sanitari ad aziende socio-sanitario-assistenziali del territorio.




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