martedì 25 ottobre 2011

Cardarelli: tentata rapina ad una partoriente nel reparto di ginecologia


di Jacopo Di Bonito
E’ ancora burrasca sul Cardarelli di Napoli. Il più grande nosocomio del mezzogiorno ritorna ancora una volta sulle prime pagine dei giornali, questa volta non per un caso di malasanità, ma per un furto perpetrato ai danni di una paziente ricoverata nel reparto di ginecologia. Insomma piove sul bagnato. Si è introdotto in una stanza del reparto di ostetricia dell'Ospedale Cardarelli, a Napoli, e ha iniziato a frugare nel cassetto di una partoriente:

 la donna però, rientrata in stanza, lo ha sorpreso e a quel punto l'uomo, ormai scoperto, ha minacciato di farle del male con un ombrello, e tutto questo è accaduto senza che nessun operatore sociosanitario del nosocomio collinare sia intervenuto, né tanto meno le guardie giurate presenti nell’ospedale.
Insomma la mancanza di barelle e di personale medico adeguato sembrano non dover essere l’unica preoccupazione dei pazienti. Da ieri c’è un nuovo nemico dal quale doversi difendere: il problema sicurezza. Come se non bastassero gli infiniti problemi sanitari che giornalmente portano il Caldarelli sulle prime pagine dei giornali.
Intanto, Rocco Granata, direttore generale del Cardarelli è ancora in attesa di riconferma dell’incarico. Infatti, il manager è attualmente in bilico tra la riconferma e la sostituzione con altro direttore generale. Comunque, al di là dell’aspetto dirigenziale e politico della nomina del nuovo Dg, al Cardarelli un fatto rimane certo, tra emergenza barelle, mancanza di personale, deficit finanziario e sindacati in rivolta, nel nosocomio più importante del Mezzogiorno non c’è pace. E a pagarne le spese, manco a dirlo, sono i pazienti e il personale socio-sanitario.



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