domenica 30 ottobre 2011

Modena: malato di distrofia muscolare, per protesta non mangia e non assume farmaci, l'ammalato chiede aiuto al Comune, sollecita un assegno di cura di 300 euro al mese che gli viene negato

di redazione
Paura, solitudine, malattia e miseria, Giorgio Pagano, 32enne di Castelfranco Emilia nel modenese, le riesce ancora sopportare, ora, però gli hanno tolto anche la dignità ed ha superato la soglia della disperazione. Rivuole indietro la sua dignità. Quella che l'incapacità di far fronte ai costi della malattia gli ha sottratto ormai da tre anni. Giorgio è immobilizzato su una sedia a rotelle dalla distrofia muscolare è un cardiopatico, con problemi respiratori. A tentato il suicidio il mese scorso, adesso lo sciopero della fame e dei farmaci.

 Da 6 giorni non mangia né assume medicinali, in protesta contro il Comune che tarda a concedergli quanto richiesto. Extrema ratio per ottenere quel contributo economico necessario per pagare affitto e assistenza domiciliare. Con la sola pensione di inabilità non può permettersi entrambe le spese. Circa 900 euro da dosare con logica e parsimonia. Questo mese ad un tetto sopra la testa ha preferito una persona che lo aiutasse a mangiare, lavarsi e pulire la casa. Quattro ore al giorno per un totale di 600 euro al mese. Il resto per spese di ordinaria amministrazione perchè anche i medicinali che non passa la mutua costano troppo. Ma a novembre dovrà pagarlo l'affitto e avrà bisogno di un'assistenza full time. A coprire le spese per Giorgio potrebbe bastare un assegno di cura. Trecento euro al mese su cui insiste da tempo con il Comune di Castelfranco che però non sono ancora arrivati. «È da agosto che chiedo al sindaco e all'assessore alle Politiche sociali di aiutarmi - racconta all'Adnkronos Pagano - ma per adesso mi è stato recapitato solo il pranzo a mezzogiorno. Dicono che non hanno fondi». E le conseguenze si ripercuotono anche sugli affetti. «Qualche tempo fa era venuto a trovarmi mio figlio - continua amareggiato - ha 11 anni e vive con la mamma a Lucca. L'ho potuto tenere con me solo un paio di giorni, poi sono finiti i soldi per fare la spesa». (Fonte: Adnkronos)

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