lunedì 31 ottobre 2011

Salute: Cleveland Clinic Foundation: "è opportuno essere molto cauti quando si scarica un video sul Morbo di Crohn da YouTube". Meglio il social network con i malati su Facebook

di redazione
Dal 2008 Wolfsen e il suo team hanno reclutato i pazienti e le loro famiglie in un gruppo interattivo della Mayo Clinic su Facebook. La pagina di discussione ha aiutato i malati e i familiari ad affrontare questioni delicate come la dieta, i problemi di deglutizione e il rigurgito, fornendo anche opzioni di trattamento e un supporto mirato durante il recupero. In un secondo studio, i ricercatori della Cleveland Clinic Foundation hanno analizzato i primi 100 video sulle Ibd (malattie infiammatorie intestinali) più visti su YouTube.

Scoprendo che i contenuti postati sul web erano decisamente "poveri" e poco precisi, o addirittura errati. «I medici e i loro pazienti devono essere consapevoli delle informazioni fuorvianti pubblicate dai malati stessi o dalle aziende farmaceutiche, che spesso postano video per farli apparire come filmati di pazienti quando invece in realtà si tratta di pubblicità aziendali», sostiene Saurabh Mukewar. Insomma, «queste fonti non sono trasparenti». La malattia di Crohn e la colite ulcerosa sono le forme più comuni di malattia infiammatoria intestinale, e riguardano oltre 1,4 milioni di americani. Ebbene, secondo lo studio è opportuno essere molto cauti quando si scarica un video sul tema da YouTube. (Fonte: Adnkronos)

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