giovedì 24 novembre 2011

Bologna: in nove anni ha lavorato solo sei giorni. Arrestata una dipendente dell'ospedale Sant'Orsola Malpigli

di Jacopo Di Bonito
Ben sei giorni di lavoro in nove anni. Un totale di 42 ore di servizio in 216 mesi. Lunghi periodi di malattia ed un congedo per maternità senza mai aver avuto un figlio. In qualunque modo si scelga raccontare questa vicenda, c’è dell’incredibile. Una 45enne, dipendente dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Sant'Orsola Malpigli è stata arrestata per truffa dai Carabinieri del Nas di Bologna  in base ad un ordine di cattura del gip Alberto Gamberoni. La donna, secondo l’accusa, è riuscita, con artifizi e raggiri, dapprima ad ottenere dai medici del consultorio familiare e dell'Ospedale Maggiore i certificati di maternità a rischio, non sottoponendosi mai a specifici esami diagnostici
per l'accertamento dell'effettivo stato di gravidanza, e non soddisfatta, avrebbe indotto in errore anche la Direzione del Policlinico Ospedaliero e la Direzione Provinciale del Lavoro, usufruendo in modo indebito dei periodi di assenza. Per dare ancora più valore al raggiro, la donna avrebbe prodotto false certificazioni comprovanti la nascita dei due figli nel febbraio 2004 e nell'ottobre 2009, ed avrebbe successivamente usufruito dei benefici di detrazione d'imposta per figli a carico. Insomma, la 45enne avrebbe sottratto indebitamente allo Stato circa 33.117 euro, rimanendo comodamente a casa. L’indagine dei Nas, ribattezzata “Figli Mai Nati”, ha sconvolto il mondo sanitario bolognese, che oggi si chiede come sia stato possibile non accorgersi di un raggiro di tale proporzioni. In una sanità bistrattata come quella italiana, nella quale gli ospedali stanno chiudendo, scarseggiano i posti in corsia  e spesso non si trovano neanche le barelle per accogliere i pazienti, venire a conoscenza che c’è stato qualcuno che ha incassato soldi senza muovere un dito è davvero molto spiacevole.



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