sabato 26 novembre 2011

Il report di Doxa presentato a Verona: "Leggere per Crescere”: libri e fiabe come medicina per lo sviluppo dei bambini

di Marina Ranucci
La lettura di libri e fiabe contribuisce allo sviluppo ottimale dei bambini. È quanto emerge da una ricerca effettuata da Doxa (Istituto per le Ricerche Statistiche e l'Analisi dell'Opinione Pubblica) presentata a Verona in occasione della 10ª edizione di “Leggere per Crescere”. Lo studio, che ha coinvolto un campione rappresentativo di genitori e giovani, ha rilevato che gli italiani sono legati alla lettura di fiabe e racconti per far addormentare i bambini. I risultati della ricerca sono stati presentati in occasione della manifestazione veronese giunta al decimo anno, basata sull’esperienza americana di “Born to Read”.
Iniziativa messa a punto negli Stati Uniti fin dagli anni '90 dall'Associazione dei Bibliotecari americani, per favorire attraverso la lettura ad alta voce lo sviluppo mentale dei piccoli ed accrescere il loro amore per i libri. L’indagine italiana vede al primo posto tra le favole più lette, quella di “Cappuccetto Rosso” con il record di 3 persone su 4. Seguono nella classifica, “Le avventure di Pinocchio”, “Il piccolo principe” ed “Alice nel paese delle meraviglie”. Nella sua attuazione la ricerca ha coinvolto in Italia 14 Regioni, 600.000 famiglie, 11.000 operatori e 71 ospedali, anche perché è fortemente consigliata dai pediatri la lettura ai bambini sin dal sesto mese di vita. «Il pediatra è una parte fondamentale nel processo di crescita del bambino - dichiara Giampietro Chiamenti, segretario Regionale Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) del Veneto - questo perché lo segue nel tempo monitorandone lo sviluppo ed ha il ruolo di prevenire le malattie, ed anche situazioni di possibile disagio, e di aiutare le famiglie ad un accrescimento ottimale del bambino. La lettura ad alta voce al bambino - consiglia il pediatra - deve iniziare nei primi periodi della vita, a partire dal sesto mese, con libri-giocattolo adeguati. Nell'ambito dell'opera di prevenzione del pediatra – continua il medico - che oltre a prevenire gli incidenti, a sensibilizzare sugli effetti nocivi del fumo passivo, ad aiutare il piccolo a nutrirsi e riposare bene e a controllare le normali funzioni fisiologiche, deve valutare nel tempo lo sviluppo del bambino e favorire appunto il racconto già in tenerissima età, obiettivo primo del progetto “Leggere per Crescere”», conclude Giampietro Chiamenti. La lettura ad alta voce quindi, dovrebbe iniziare a partire dal sesto mese di vita del bimbo, questo per prevenire difficoltà di apprendimento, soprattutto per quei bambini che vivono in ambienti svantaggiati. Le ricerche americane già dagli anni ’90, rilevavano che un bambino che vive in una famiglia disagiata, ascolta mediamente in un'ora 616 parole, 5 affermazioni e riceve 11 proibizioni. Ed è stato dimostrato che quando l'ambiente familiare migliora, in un'ora le parole ascoltate quadruplicano, offrendo così maggiori stimoli ai bambini. La lettura ad alta voce perciò, si renderebbe in questo senso molto utile per arricchire in primis il lessico del bambino, per sviluppare le sue capacità, stimolare interesse e non in ultimo, migliorare il rapporto genitori-figli. Arrivano così le 10 regole dei pediatri per uno sviluppo psico-fisico armonioso dei bambini attraverso la lettura delle fiabe: 1) dedicare quotidianamente  del tempo a “raccontare” al bambino; 2) parlare regolarmente con il pediatra e gli educatori per condividere ed aggiornare i progressi fatti; 3) seguire le reazioni del bambino: se sembra insofferente, basta modificare il tono del racconto per risvegliarne l'interesse; 4) non puntare sulla quantità, ma sulla qualità del racconto e del rapporto che s'instaura con il bimbo; 5) non impegnarsi a cercare linguaggi e toni specifici. L'ideale è parlare come si fa nella vita di ogni giorno; 6) sfruttare al meglio gli sguardi, gli ammiccamenti ed il cambio di tono di voce per ottenere una “comunicazione globale” con il bambino; 7) non utilizzare la lettura come “sonnifero”. Il racconto è utile quando il piccolo può percepirlo al meglio; 8) adattare racconti e letture all'età del bambino; 9) insegnargli a recepire il libro come un regalo, così come un giocattolo; 10) favorire le visite alle biblioteche per l'infanzia insieme ai genitori. Mamme e papà dunque, impegnati a non relegare la lettura come racconto della buonanotte, ma integrarla nel rapporto quotidiano con i propri figli.

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