domenica 27 novembre 2011

Impacchettato l'ospedale San Gennaro contro la chiusura del pronto soccorso

di Enzo Musella
Quella del'ospedale San Gennaro è una storia triste che sotto molti aspetti ricorda la protesta popolare che ci fu dopo la notizia della paventa chiusura della S. S. Annunziata. Lo scenario è lo stesso. La Regione è costretta a tagliare i costi della Sanità e chiude i pronto soccorsi. La gente non ci sta e puntale esplode la protesta. In questo caso si tratta di un modo di protestare indubbiamente originale. Hanno 'impacchettato' l'ospedale con grandi striscioni in modo da «non far scappare via il pronto soccorso». È la nuova singolare manifestazione organizzata dai comitati civici del rione Sanità a Napoli che protestano contro la trasformazione del Pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro in Servizio di primo soccorso per le urgenze territoriali (Psaut).
I manifestanti, circa una trentina, hanno cinto il perimetro dell'ospedale con degli striscioni su cui è scritto 'vergogna', 'no al primo soccorso' e 'no alla chiusura del pronto soccorso, la salute è un diritto'. Si tratta della prima di altre azioni in programma, dicono i rappresentanti dei comitati, «ne faremo una al giorno». E intanto prosegue anche la raccolta firme che ormai ha raggiunto quota 5000, compresa, annuncia il consigliere della III municipalità, Francesco Ruotolo, quella del primo cittadino Luigi de Magistris che avrebbe firmato proprio questa mattina.
Sabato c'è stata una fiaccolata, organizzata dai parroci del quartiere, ch ha visto la presenza anche di padre Alex Zanotelli.

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