lunedì 28 novembre 2011

Traffico di farmaci contraffatti sul web. La polizia postale lancia l’allarme. I più richiesti sono quelli anti-impotenza

di Valeria Pollio
Un incremento del traffico illegale di farmaci sul web è stato denunciato dalla Polizia Postale. Più del 69% degli articoli sequestrati sulla Rete sono medicinali. In vetta alla classifica i farmaci anti-impotenza. E’ allarme. In Italia, la maggior parte delle persone, sceglie di acquistare farmaci dai siti web, forse poco consapevoli del pericolo cui vanno incontro. Pillole che facilitano il dimagrimento, steroidi, vaccini, oltre al viagra, sono i “prodotti miracolosi” che gli italiani credono di poter assumere senza alcun controllo. Il 50% di questi prodotti farmaceutici presenti in Rete è contraffatto quindi altamente dannoso. Un mercato pericoloso, 150 volte più redditizio del commercio di stupefacenti, secondo quanto affermato dal Comandante dei Nas, Cosimo Piccinno.

Il traffico illegale di farmaci sul Web è un fenomeno “in crescita esponenziale, che già negli ultimi cinque anni - ha affermato Piccinno durante l’incontro organizzato dall’Aifa - ha fatto registrare un aumento di circa 10 volte”. Purtroppo ad oggi non vi sono norme del diritto penale in materia. A differenza di ciò che accade per il mercato degli stupefacenti ed annessi spacciatori, “le leggi non sono specifiche e le sanzioni meno efficaci, quindi è punito in maniera meno severa”- incalza Piccinno -. Dunque, situazione di assoluta libertà. Ma chi sono i soggetti che alimentano l’illegalità? “L'80% dei sequestri che i Nas operano riguarda farmaci anti-impotenza e spesso a metterli in commercio sono insospettabili impiegati che ordinano quantitativi di medicinali falsi sul web da rivendere ai colleghi di ufficio per 'arrotondare' lo stipendio, anche di 4-5 mila euro al mese”- conclude il Comandante dei Nas -. A riconfermare la preoccupante situazione è Paola Riccio, del Ministero dello Sviluppo Economico. “Dai dati dell'Agenzia delle Dogane - ha aggiunto - si registra un decremento dei pezzi sequestrati, ma un aumento dei sequestri (da 43.500 nel 2010 a 79 mila nel 2011). Ciò significa che si effettuano più sequestri, ma di quantitativi minori di farmaci. Questo indica uno spostamento del commercio su internet. C'è inoltre stato un incremento dei sequestri in ambito postale”.
E’ L’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), nel nostro Paese, a promuovere costantemente non solo l’uso consapevole della Rete, ma soprattutto un corretto uso di farmaci, il più delle volte assunti senza ascoltare prima il parere di un medico di famiglia. Eppure, secondo quanto emerge da un’indagine della Fimmg, in collaborazione con l’Aifa, effettuata su un campione di medici, sembra che un’elevata percentuale di questi sia a conoscenza dei pazienti che fanno uso di farmaci contraffatti. Il 40% del campione, più di 600 medici intervistati, ha affermato con certezza che alcuni loro pazienti hanno assunto almeno una volta farmaci on-line, mettendo a rischio la propria salute. L’Aifa, in collaborazione con i Nas, ha stilato un testo per il perseguimento del reato di contraffazione dei farmaci sulla rete e conseguente traffico illegale alimentato dai Cyber pusher ( che gestiscono i siti internet sui quali viene venduto il materiale). La Convenzione “MediCrime”, frutto della collaborazione tra l'Edqm (European Directorate for the Quality of Medicines) e la Direzione Generale dei Diritti dell'Uomo e degli Affari Giuridici del Consiglio d'Europa, consentirà, infatti, l'introduzione di norme penali in virtù delle quali le Forze di Polizia, le Agenzie farmaceutiche e le Dogane dei 47 paesi del Consiglio d'Europa potranno scambiarsi informazioni e collaborare per il tramite di Interpol ed Europol. In particolare, saranno introdotti i reati di fabbricazione di prodotti medicinali contraffatti, fornitura o promozione (anche tramite internet) e traffico di prodotti medicinali contraffatti e falsificazione di documentazione cartacea o online relativa ai farmaci.  In attesa di risvolti positivi, si raccomanda un responsabile e corretto uso della Rete. (Fonte: Asca)





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