lunedì 28 novembre 2011

Anche la Sun è responsabile del crak finanziario del Nuovo Policlinico

Abbiamo un debito, ma se non utilizziamo quegli spazi si blocca l'assistenza, replica Pasquale Corcione, dg dell'azienda ospedaliera della Sun

Pasquale Corcione, dg dell'azienda ospedaliera della Sun

di Enzo Musella
Dopo l'allarme denunciato dai massimi vertici del Policlinico della Federico II su un possibile blocco delle attività assistenziali generato da una situazione amministrativa e di cassa prossima alla bancarotta, al Vecchio Policlinico si deve metter mano ai conti. Infatti, a quanto pare, anche il Vecchio Policlinico è parte in causa nella grave crisi finanziaria che ha travolto l'azienda ospedaliera federiciana. Ad affermarlo è Enzo Viggiani, direttore amministrativo del Nuovo Policlinico, che punta diritto all'obbiettivo. "Fra i mille problemi che abbiamo, c'è anche la Sun - afferma il manager - infatti tra i carichi di costi che sopportiamo ci sono anche quelli che ci deve la Seconda Università di Napoli. 
Se è vero che esiste una convenzione, questa non è stata mai onorata in termini di denaro ed ammesso che venisse onorata, saremmo comunque al di fuori dei costi che di fatto sosteniamo - incalza il tecnico - è una situazione che si protrae da molti anni, ora questo ulteriore aggravio di spese per noi è insostenibile. Più volte abbiamo sollecitato il pagamento, pur nonostante non siamo mai riusciti ad incassare un solo euro". Conclude, Viggiani.
Sull'argomento abbiamo sentito Pasquale Corcione, direttore generale dell'azienda ospedaliera della Sun, che sull'argomento è ben preparato, infatti, prima della recente nomina a dg della Sun ha ricoperto il ruolo di direttore amministrativo nella stessa azienda.
"Viggiani afferma il vero. E' ancora in corso una vecchia convenzione tra le due aziende sanitarie che regola l'uso di spazi, attrezzature, laboratori d'analisi e quant'altro da parte del nostro personale - spiega Corcione - ed è vero che la nostra amministrazione non ha mai provveduto al pagamento del dovuto, ma come si può immaginare anche noi viviamo una situazione amministrativa e di cassa molto critica, non di meno siamo coscienti che è un problema da affrontare". Afferma, il manager.
A quanto ammonta il debito?
"Per la Sun utilizzare gli spazi messi a disposizione dalla Federico II è essenziale per poter continuare a garantire l'assistenza sanitaria. Si tratta di una convenzione che risale agli anni '80, non conosco l'ammontare preciso del nostro debito. Posso dirle che in questi giorni farò quanto necessario per stabilire con precisione la cifra esatta e subito dopo la firma dei protocolli d'intesa tra Regione e Università, provvederemo, in accordo con i colleghi della Federico II, ad un piano di rientro".     
E così, mentre esplode una guerra tra poveri, che coinvolge a pieno i due Policlinici napoletani, la Regione continua ad ignorare che la panacea di tutti mali rimane la firma del protocollo d'intesa con i due Atenei, al palo dal 2007, l'accordo di fatto regola i rapporti finanziari tra i due Enti.
Intanto i sindacati sono pronti a dare battaglia. Flc-Cgil, Cisl Università, Uil-Rua, Rdb e Cisal Università hanno convocato un'assemblea generale straordinaria per domani, presso l’aula SP3 Centro Storico in Via Luciano Armani.  E' stato allertato tutto il personale docente, tecnico-amministrativo, infermieristico e socio-sanitario operante nelle due aziende sanitarie ospedaliere universitarie. All'ordine del giorno, quattro i punti fondamentali: la mancata definizione del protocollo d’intesa tra la Regione Campania e la Sun; la gravi crisi economica, finanziaria e gestionale dell’aziende ospedaliere universitarie; le condizioni di lavoro del personale; i trattamenti economici e non per ultimo il mancato turn-over del personale.





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