giovedì 1 dicembre 2011

Aiop: Ospedali pubblici o privati? Questo è il problema


di Valeria Pollio
Ospedali pubblici o privati? Il nono Rapporto “Ospedali e Salute”, realizzato dall’Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e presentato stamane a Roma, ha fornito rilevanti informazioni riguardanti le scelte dei siti di cura fatte dai cittadini italiani, nonché sull’attività degli ospedali pubblici e privati presenti sul territorio nazionale, sui costi da questi sostenuti e sulla qualità dei servizi così come percepita dagli utenti. Nel 2011, non solo è stato rilevato un numero maggiore di degenze (29,9% in più contro il 23% circa nel 2010), ma anche una maggiore propensione dei cittadini verso le strutture pubbliche (82%), nonostante i tanti casi di malasanità conclamati.
Coloro che hanno preferito strutture private (che ospitano circa il 21% dei 220mila posti letto messi a disposizione dal Sistema Sanitario nazionale) costituiscono il 72% circa della popolazione di riferimento. Diversi sono i fattori che hanno spinto gli utenti del servizio ospedaliero verso le aziende private (il più delle volte si tratta di una scelta ponderata -53,8% dei casi-). Tra questi, la presenza di uno specialista (36,6%), la rapidità delle prestazioni (28,7%), l'esperienza passata (19,2%), la vicinanza a casa (20,4%) e il suggerimento di familiari e amici (20,2%), sono quelli che meritano maggiore attenzione perché decisivi in merito alla scelta intrapresa. Ciò che dirige verso le aziende pubbliche sono, invece, comodità e vicinanza a casa (36,7%), la valutazione migliore rispetto al privato (23,9%), l'abitudine (23,8%). Ma quali sono le considerazioni dei pazienti in seguito al periodo di ospedalizzazione? Un’elevata percentuale di soddisfazione sembra riguardare le cliniche private (96,6%), seguite dal privato accreditato (95,3%) e dagli ospedali pubblici (87,8%). La cortesia del personale (53,3%), la competenza degli operatori (49,3%) e la pulizia degli ambienti (47,6%) contribuiscono a rendere le aziende sanitarie private e quelle accreditate un’ ottima alternativa al pubblico. Poco e niente favorisce il giudizio positivo verso gli ospedali pubblici, dove sembra esserci solo discreta  professionalità del personale, secondo quanto affermato dal 32,3% dei pazienti. Insomma, le cliniche private vantano una fidelizzazione a lungo termine (per il 98,6% dei casi presi in analisi, le aziende private valgono in ogni caso). Seguono il privato accreditato (97,1%) e gli ospedali pubblici (91,4%). (fonte AGI)
Nonostante la scelta sia diretta il più delle volte verso il settore pubblico, non mancano critiche. E’ stata nuovamente sottolineata, infatti, la disastrosa situazione in cui vertono le strutture sanitarie presenti in Calabria e Sardegna, seguite subito dopo da Lazio e Campania. Cattiva gestione del denaro pubblico e carenze strutturali rappresentano ancora gli aspetti su cui lavorare.

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