venerdì 16 dicembre 2011

Sanità pubblica a Milano: chiude il “Consorzio Città Salute”

di Marina Ranucci
La crisi economica mette in ginocchio anche la sanità milanese. Verrà chiuso il "Consorzio Città Salute" di Milano, probabilmente anche prima di Natale. Il “contenimento dei costi” in questo periodo di crisi, non può più sostenere le spese di mantenimento del progetto. Il Consorzio, nato nel 2009, presidiava la nascita della “Città della salute” di Milano, un polo sanitario pubblico che prevedeva il trasferimento dell'Istituto nazionale tumori e dell’Istituto neurologico Besta, nell'area dell'ospedale Sacco. Ma pochi giorni fa, una lettera del Presidente della Regione Roberto Formigoni, sgretola le possibilità di attuazione del progetto tramite il Consorzio, nella quale si legge: «In un momento in cui le istituzioni
sono chiamate al “contenimento dei costi”, la decisione di sciogliere il Consorzio, le cui spese di mantenimento si aggirano su 1,5 milioni di euro, non può non essere presa in considerazione». Ed al Presidente consorziato Luigi Roth non resta che accettare tutte le conseguenze. «Dar vita all'ente - ha spiegato Roberto Formigoni - è servito per avviare la macchina e coordinare gli attori coinvolti nella fase progettuale di quello che è considerato dalla Regione il più importante progetto di edilizia ospedaliera lombarda – continua - il progetto della "Città della Salute" proseguirà secondo il calendario e le tappe prestabilite, ma la sua gestazione finirà sotto l'egida del Pirellone. Le operazioni per la nascita del nuovo polo della sanità lombarda saranno gestite attraverso una programmazione integrata di Presidenza e direzione generale Sanità. Questa è l'idea – dichiara il Presidente - per il post Consorzio». Come fanno sapere dalla Regione, alla presidenza, dunque, toccherà occuparsi delle tematiche da affrontare con gli enti locali sottoscrittori dell'accordo di programma, mentre la direzione generale Sanità seguirà gli aspetti clinici e tecnici del progetto. La strada verso la chiusura del Consorzio è quindi spianata. La replica del Presidente Luigi Roth alla lettera di Formigoni «mi rimetterò alle sue decisioni», doveva per forza essere di comprensione per le difficoltà contingenti. Ora il futuro dell'ex presidente di Fondazione Fiera Milano, sembra sempre più legato a Expo.

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