lunedì 19 dicembre 2011

Smaltire una bibita gassata? Bisogna correre per 50 minuti

di Jacopo Di Bonito
Chissà che cosa accadrebbe se al posto delle scritta Cola sulle lattine apparisse “per smaltire una lattina di una bibita gassata servono non meno di 50 minuti di corsa”. Deve essere stata questa l’idea alla base dello studio eseguito da Sara Bleich della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health e pubblicato dall'American Journal of Public Health. E così, via con l’esperimento. Tre distributori di bibite gassate di Baltimora, ognuno con un’indicazione differente. Sul primo c’è scritto “questa bibita contiene 250 calorie”, sul secondo “le calorie in questa bibita sono il 10% del fabbisogno giornaliero” e sul terzo appunto “ti serviranno 50 minuti di corsa per bruciare le calorie contenute in questa bibita”.
Il risultato, dopo circa un mese di analisi effettuata sul territorio, ha rispettato le attese. La terza scritta ha letteralmente dimezzato gli acquisti, mentre le altre due non hanno dato benifici statisticamente rilevanti. “È giunto il momento di pensare ad alternative al semplice conteggio delle calorie - afferma Bleich al sito di Scientific American - serve ben altro per far fare scelte responsabili, perché le persone di solito sottostimano a quanto corrisponda una data quantità di calorie”. Insomma, bisogna giocare sulla minaccia del sovrappeso. Le calorie, troppo spesso, non sembrano essere uno spauracchio efficace. Serve parlare di corsa, fatica da dover fare per poter smaltire una lattina di bibita gassata. Un’iniziativa simile è stata promossa anche dalla città di New York dove, all’uscita di molte stazioni della metro, sono apparsi cartelli come “ andare da Central park al Madison Square Garden per smaltire una bibita gassata”. I dati mondiali del sovrappeso e di tutte le malattie ad esso legate spaventano la sanità mondiale. Campagne di prevenzione e di informazione sono all’ordine del giorno. L’America come l’Europa e l’Asia: il problema dei chili di troppo, soprattutto tra i più giovani, non conosce confini. Il fenomeno del sovrappeso, così come quello dell’obesità è in continua espansione. Lo studio americano ha dato risultati inconfutabili. Costringere i produttori mondiali di bibite gassate a scrivere frasi come quelle proposte dalla ricercatrice di Baltimora, sarà la conquista più difficile da raggiungere. La provocazione della Belich ha fornito indicazioni importanti, ora toccherà all’Oms fornire gli strumenti per combattere il preoccupante fenomeno.



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