domenica 19 febbraio 2012

IL PATTO - Accordo con la Regione: 117 milioni all'anno, più fondi se vengono ridotte strutture complesse e inserite le emergenze

Policlinico della Seconda università di Napoli,
arrivano i soldi
di Enzo Musella
Arriva al fotofinish e dopo una attesa durata ben quattro anni la firma del protocollo d'intesa che regola i rapporti finanziari tra Regione Campania e Seconda Università di Napoli, al palo dal 2008. Da oggi l'azienda ospedaliera che fa capo alla Sun può contare su un finanziamento di 117 milioni di euro l'anno, dal 2011 al 2013. Una boccata d'ossigeno per l'azienda ospedaliera del Vecchio Policlinico sfinito dai debiti e al collasso finanziario, e per di più, costretta a fare i conti con decreti ingiuntivi e azioni legali da parte dei fornitori di servizi e le pendenze giudiziarie dei dipendenti che hanno chiamato in giudizio l'azienda per rivendicare il rispetto dei contratti di lavoro. Finalmente una buona notizia, anche se in molti rimangono insoddisfatti. In primis i sindacati, che se da un lato applaudono l'evento, dall'altro rimangono perplessi dalla circostanza che le torri di piazza Miraglia cadono a pezzi e molti reparti operano ai limiti minimi della decenza e della legge.
Ma, i veri delusi di quest'accordo sono i lavoratori dell'Azienda ospedaliera della Federico II che di fatto sono ancora senza protocollo d'intesa, eppure la situazione economica del Policlinico federiciano è ben più grave di quella di piazza Miraglia. Un punto comunque è stato messo, almeno per il Vecchio Policlinico. Venerdì sera, al termine di una riunione fiume, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, nella qualità di commissario ad acta per la Sanità, e il rettore della Sun di Napoli Francesco Rossi hanno firmato il tanto agognato protocollo d’intesa. Erano presenti l’assessore all’Università Guido Trombetti, il consigliere del presidente Caldoro alla Sanità Raffaele Calabrò, il direttore generale del II Policlinico Pasquale Corcione, il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Giuseppe Paolisso e il direttore amministrativo della Sun Vincenzo Lanza. Con questo accordo, che avrà validità fino al 31 dicembre 2013, la Regione e la Sun si impegnano a realizzare una fattiva collaborazione per l’integrazione delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca tra il servizio sanitario e la facoltà di Medicina e Chirurgia. Le novità contenute nell’intesa sono in linea con i vincoli contenuti nel piano di rientro dal disavanzo e di riqualificazione e razionalizzazione del servizio sanitario regionale. In particolare, si è stabilito che il finanziamento dell’Azienda, fissato in 117 milioni di euro annui per il triennio 2011-2013, potrà essere incrementato a condizione che: vengano mantenute le prestazioni e le funzioni assicurate nel 2010 e che l’Azienda ottenga positivi risultati di performance e di qualificazione. Nel dettaglio, il finanziamento aggiuntivo sarà concesso se verranno attivate nuove funzioni di emergenza, se si perverrà progressivamente entro il 2013 alla riduzione del 20% delle strutture complesse,  se verrà aumentato il peso medio dei ricoveri in regime ordinario e ridotti quelli impropri. Per perseguire l’obiettivo di una efficiente gestione dell’Azienda, la Regione e la SUN monitoreranno congiuntamente la gestione economico-finanziaria ed adotteranno misure di contenimento dei costi. "Il protocollo sottoscritto - sottolinea il presidente Caldoro - assume le indicazioni contenute nella riorganizzazione delle rete ospedaliera regionale. "Continuiamo lungo la strada dell’ottimizzazione della spesa, riducendo i costi senza alterare la qualità delle prestazioni sanitarie offerte ai cittadini", conclude il presidente Caldoro. "Abbiamo siglato - aggiunge il rettore Rossi - una intesa importante e molto innovativa rispetto a quella del 2004, con cui viene ulteriormente rafforzato il ruolo dell’Azienda ospedaliera universitaria."



1 commento:

  1. l'accordo raggiunto con la firma del protocollo deve essere il punto di partenza, basti pensare che nei reparti manca il minimo indispensabile per lavorare, senza parlare delle strutture stesse ormai fatiscenti, e in ultimo occorre intervenire sul personale, occorre nuovo personale infermieristico......insomma concorsi

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