sabato 28 gennaio 2012

PRIMO PIANO - Governo Monti e liberalizzazioni

Napoli:  farmacie chiuse
 contro le liberalizzazioni

di Marina Ranucci
Dopo i tassisti e gli autotrasportatori a Napoli arriva anche la protesta delle farmacie contro il decreto delle liberalizzazioni del Governo Monti. Lo sciopero, indetto per il prossimo 1° febbraio, giunge a seguito dell’assemblea straordinaria di Federfarma Napoli. L’incontro di tutti i titolari delle farmacie napoletane si concluso con la decisione unanime di un giorno di serrata a Napoli e provincia, ad eccezione delle farmacie di turno secondo il calendario predisposto dall’Ordine dei Farmacisti, che garantiranno il servizio di assistenza farmaceutica.
Infatti per le farmacie scioperare è un po’ più complicato rispetto ad altri settori, in quanto rientrano fra i servizi essenziali, e la Commissione di Garanzia dell’Attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, ha imposto che ogni vertenza non potrà superare la durata di una giornata, garantendo altresì il minimo servizio. La protesta, seppur per un giorno, si inasprisce. Non si rinuncia allo sciopero, dopo il recente tentativo di una raccolta firme di Federfarma contro le liberalizzazioni. Nel volantino di petizione si criticava la possibilità di dare ampio spazio a supermercati ed ipermercati di vendita di farmaci senza l’idonea preparazione ed efficaci controlli delle autorità sanitarie, ai quali invece sono sottoposte costantemente le farmacie garantendo un servizio ottimale. «Il decreto sulle liberalizzazioni - afferma Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli - cancella il servizio farmaceutico. Le farmacie vogliono invece migliorare il servizio, consentendo l’apertura di un numero equilibrato di nuove farmacie e prevedendo una riduzione dei prezzi delle medicine. Da subito – spiega il presidente - in tutte le farmacie saranno apposti cartelli informativi per rendere noto ai cittadini della protesta indetta per il primo febbraio. Mi auguro – continua il farmacista - che la nostra manifestazione sensibilizzi il parlamento e convinca il governo a valutare quelle che sono le proposte di Federfarma. Auspichiamo fortemente che la classe politica ascolti le nostre proposte che coniugano la sostenibilità del servizio pubblico con la qualità dell’azienda farmacia». Le farmacie a Napoli attualmente danno occupazione stabile a 70mila addetti, di cui 40.000 farmacisti. Se il Parlamento non modificherà il testo del decreto, saranno pronti a continuare la dura protesta.

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