sabato 28 gennaio 2012

Sciopero autotrasportatori

La Guardia di Finanza intensifica
i controlli sui prezzi


di Micaela Tempesta
Questo non è più un paese per furbi o quantomeno chi di dovere sta lavorando affinché questo paese non sia più visto come quello della pizza, il mandolino e le tarantelle varie. La guardia di Finanza in relazione al particolare contesto che a livello nazionale, a causa del blocco della circolazione dei mezzi pesanti, sta provocando ripercussioni sugli approvvigionamenti di beni di grande diffusione,ha intensificato su tutto il territorio della Provincia, un attento monitoraggio per individuare eventuali fenomeni speculativi nascosti dietro ingiustificati aumenti di prezzo.

Si sa che in un momento di crisi come questo l’aggiunta dello sciopero dei tir ha portato non pochi problemi di ordine pubblico. Città paralizzate, benzinai e supermercati presi d’assalto nemmeno fosse scoppiata la terza guerra mondiale, gente in panico per il mancato trasporto dei medicinali insomma la paranoia è scoppiata fin dalle prime ore di questo blocco “selvaggio”. Purtroppo non tutte le persone sono oneste e già dal secondo giorno di paralisi alcuni “furbetti” hanno cominciato ad aumentare i prezzi dei beni di prima necessità. Numerose le chiamate giunte al 117 da parte di cittadini che hanno segnalato episodi di prezzi “gonfiati” a discapito della povera gente. I militari della Guardia di Finanza di Napoli in aderenza a quanto emerso in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Napoli S.E. De Martino, ha indirizzato la sua attività in misura prioritaria verso i prodotti più richiesti e ovviamente,fra questi, particolare attenzione è stata rivolta ai prezzi dei carburanti e dei generi di prima necessità. E’ bastato poco per far si che uno sciopero degli autotrasportatori, magari per una giusta causa, si sia trasformato in una ghiotta occasione per speculare su tutta quella gente che per andare al lavoro o per gestire una casa ha dovuto ingoiare il rospo degli aumenti di prezzo applicati da tutte quelle persone poco oneste che hanno l’unico pallino di arricchirsi in tempi così difficoltosi per tutta la gente comune che non sempre riesce ad arrivare a fine mese.

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