sabato 24 settembre 2011

Melanoma, dati allarmanti per l'Italia

di Valeria Pollio
Sono allarmanti i dati riguardanti il numero di diagnosi di melanoma in Italia.Il melanoma,cancro della pelle che genera dal melanocita (cellula della cute preposta alla sintesi della melanina),sembra stia diffondendosi in maniera capillare. I casi sono in forte aumento nel nostro Paese. Si stima solo nell’ultimo trentennio un aumento del 237% .Ogni anno si contano circa 7000 diagnosi e 1500 decessi,secondo quanto afferma la Società Europea di Oncologia Medica (Esmo), in corso a Stoccolma.
L’incidenza di questo tipo di tumore è da sempre legato alla donna,rispetto all’uomo,anche se nell’ultimo periodo sembrano essere aumentate le diagnosi legate a questi ultimi .La donna mostra una prognosi migliore rispetto all’uomo in termini di sopravvivenza. E’al secondo posto dopo il tumore mammario per donne di età compresa tra i 30 e i 35 anni. Le sedi di insorgenza sono il volto,le gambe e il tronco(negli uomini).
È difficile riscontrare questo tipo di patologia nei bambini;frequente è purtroppo negli adulti.
I fattori di rischio probabilmente sono noti a tutti. Sappiamo che un’esposizione frequente ai raggi solari  nelle ore cosiddette “punta”,potrebbe aumentare il rischio di insorgenza di suddetta patologia cutanea. Ma non solo. Altro fattore rilevante è l’ustione,in particolar modo nella prima infanzia. Parliamo qui di cute che abbia subito un fotodanneggiamento acuto. Sono rilevanti anche casi in cui il melanoma origina da preesistenti nei(dai bordi irregolari e dal colore variabile).
Se individuato nello stadio iniziale ci sono speranze di una completa guarigione,difficile negli stadi più avanzati. Proprio sulla cura del melanoma sembrerebbero esserci importanti novità.
"La nuova via per sconfiggerlo è rappresentata dall'immunoterapia - afferma il prof. Paolo Marchetti, Direttore dell'Oncologia Medica del Sant'Andrea di Roma e membro del Direttivo Nazionale AIOM. Sembra infatti che l’ipilimumab, anticorpo monoclonale, sia un ottima soluzione per potenziare le difese dell’organismo del paziente al fine di sconfiggere,almeno in parte,la neoplasia. Secondo studi condotti da Bristol-Myers Squibb, con questo farmaco è possibile migliorare la sopravvivenza dei pazienti in fase metastatica(testato in soggetti adulti con melanoma avanzato).
In ultima analisi,è bene prendere in considerazione il rischio melanoma derivante da tecniche artificiali di abbronzatura(lampade solari),equiparate dagli specialisti in campo medico al fumo della sigaretta per rischio cancerogeno.

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