giovedì 29 settembre 2011

Sanità: Gran Bretagna; "La cura degli malati terminali è solo uno spreco di risorse economiche

di Valeria Pollio
Arriva dalla Gran Bretagna una dichiarazione sconcertante. L’accanimento terapeutico nei confronti dei malati terminali di cancro non fa altro che alimentare la “crisi economica sanitaria”; in alcuni casi sono necessarie cure palliative e non terapie in fase di sperimentazione. Un gruppo di medici della Gran Bretagna è giunto a quest’amara conclusione. Argomento trattato nell’articolo del Lancet Oncology, sembra far cadere tutte le basi solide che la medicina ha costruito fino ad oggi. Bisogna essere obiettivi,e forse i 37 esperti londinesi guidati dal professor Richard Sullivan lo sono un po’ troppo.
Intervenire con l’accanimento terapeutico nei confronti di pazienti oncologici in fase terminale sembra a parere dei medici del King’s College non solo uno spreco di risorse economiche ma anche un modo per creare delle false speranze di guarigione. “La cultura dell’eccesso di cure” ha reso i costi delle terapie anti-cancro insostenibili.Ormai i dati parlano chiaro. Circa 12 milioni di persone ricevono ogni anno una diagnosi di cancro nel mondo e la cifra potrebbe salire a 27 milioni nel 2030. Secondo gli autori dello studio, il mondo occidentale “si sta avvicinando a una crisi”: nella sola Gran Bretagna il costo delle terapie oncologiche è salito a oltre 5 miliardi di sterline da 2 miliardi nel 2002.Quindi stop alle terapie ancora da sperimentare e via con le cure palliative,meno costose e forse più adatte per pazienti colpiti da patologie oncologiche che non rispondono in maniera positiva ai trattamenti specifici e la cui conseguenza è la morte.
“I dati dimostrano che una sostanziale percentuale delle spese per cure anti-cancro avviene nelle ultime settimane e mesi di vita e che in larga percentuale dei casi queste cure non solo sono inutili ma anche contrarie agli obiettivi e alle preferenze di molti pazienti e famiglie se fossero state adeguatamente informate delle loro opzioni”-incalzano i medici londinesi-.
La “medicina moderna” ,con le sue continue scoperte e le sue tecnologie, sembra in taluni casi dare ai malati terminali di cancro solo false speranze.




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