venerdì 21 ottobre 2011

Giornata storica per la sanità italiana: 28 trapianti in 24 ore


di Jacopo Di Bonito
Sono migliaia gli italiani che ogni anno sperano in un trapianto d’organo per non morire. Al Sud del Belpaese la situazione è drammatica. Al centro trapianti del Cardarelli di Napoli nel 2010 sono stati effettuati solo 39 impianto di fegato. In questo quadro tutt'altro che rassicurante, lo scorso 18 ottobre le agenzie di stampa pubblicano una notizia straordinaria. In uno solo giorno, in Italia, sono stati effettuati ben 28 trapianti. Nove donatori in 24 ore, 28 trapianti effettuati e decine di medici in sale operatorie.

 Il Coordinamento interregionale del Nord Italia Transplant ( Nitp) si è trovato a gestire nel giro di poche ore e contemporaneamente 9 donatori fra i 14 e gli 84 anni in diversi ospedali italiani. Il Nitp ha ricevuto le donazioni da diverse regioni, nello specifico: tre donatori a Brescia, due a Milano, due a Varese, uno a Padova e uno a Macerata. Il dato dimostra ancora una volta che in tema di trapianti l'Italia corre a due velocità. Al Nord c'è una speranza di sopravvivenza, al Sud si  muore ancora in attesa di un trapianto. Per gli operatori del Nitp il “superlavoro” è iniziato alle prime ore della mattina quando, in seguito alle varie segnalazioni, si è capito di essere dinanzi ad una giornata storica. La macchina operativa si è messa in moto, contattando gli ospedali dai quali prelevare gli organi ed i pazienti in lista di attesa del trapianto. Dopo momenti di tensione, tutto ha funzionato per il meglio, grazie soprattutto al coordinamento del quartier generale che si trova nell'Unità operativa di immunologia dei trapianti di organi e tessuti del Policlinico di Milano. Tutte le comunicazioni sono state facilitate da internet. E’ stato possibile coordinare il tutto in così breve tempo solo grazie all’utilizzo della rete, che ha permesso di muoverci in assoluta velocità - hanno dichiarato i responsabili del Nitp - un sentito ringraziamento alle famiglie dei donatori, a tutte le Unità operative, in particolare alle Rianimazioni e al 118 - si legge nella nota del Nitp - che con grande disponibilità hanno portato a buon fine tutti gli interventi, ridando speranza di una nuova vita a pazienti la cui unica possibilità di sopravvivenza era il trapianto. Entriamo nel merito specifico dei trapianti effettuati. Dei 28 impianti d'organo effettuati, 12 hanno riguardato il rene, 4 di cuore, 4 di polmone, 8 di fegato (uno dei quali con tecnica split-liver). I trapianti, spiega lo stesso Nitp, sono avvenuti in Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Veneto. Sono stati anche prelevati tessuti muscolo-scheletrici, cute e cornee, oltre a 2 pancreas per separare le isole pancreatiche. Soddisfazione nelle parole del direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa che ha commentato così la giornata: “È un grande risultato per il numero in assoluto e per la capacità di gestione in contemporanea di tutte le procedure. Vorrei sottolineare che non ci sono state opposizioni alla donazione e che i cittadini hanno fiducia del sistema trapianti italiano. Il Nitp e la rete nazionale si confermano strutture di eccellenza. Ringrazio i circa 600 professionisti che hanno lavorato in emergenza”. La giornata di martedì rimarrà nella storia. Coordinare ed effettuare alla perfezione ventotto interventi in appena ventiquattro ore è la dimostrazione più evidente di come la sanità italiana, nonostante i tagli, riesca a stupire.

Nessun commento:

Posta un commento