sabato 22 ottobre 2011

L’Asp di Palermo dispone la chiusura delle camere iperbariche di Ustica e Partinico

di Valeria Pollio
Strutture malridotte, non a norma. Questa la motivazione che ha spinto l’Asp di Palermo a disporre la chiusura delle camere iperbariche di Ustica e Partinico, in seguito ad indagini delegate dalla Procura Regionale della Corte dei Conti, con l’ausilio del personale tecnico dell’Inail. Nella nota dei carabinieri del Nas di Palermo, che hanno effettuato i controlli alle camere iperbariche di Ustica, Lampedusa, e Partinico, si legge che le strutture al momento del sopralluogo presentavano macchie di umidità alle pareti con scrostature d'intonaco.
 Da sottolineare anche l’inidoneità dell'impianto elettrico e delle valvole di sicurezza e intercettazione. Inevitabile, dunque, la chiusura delle camere iperbariche, che comunque sembra possano essere attivate solo in casi di estrema urgenza. La camera iperbarica di Lampedusa, sempre secondo i Nas, non ha mostrato alcuna irregolarità.
Sempre in Sicilia, ad Angusta, pochi giorni fa è stato denunciato il caso della camera iperbarica inutilizzata presso l’Ospedale pubblico Muscatello. Questa camera, che sembra sia stata definita “all’avanguardia” per la cura dei malati colpiti da embolia, è stata completamente abbandonata. Impossibile, dunque, il pronto intervento per i casi in cui sia necessaria un’immediata terapia iperbarica.
L’ossigeno terapia iperbarica è basata sulla somministrazione di ossigeno puro a pressione superiore rispetto a quella atmosferica. Ciò consente al sangue di trasportare una maggior quantità di ossigeno e di portarlo agli organi e ai tessuti del corpo. La terapia iperbarica viene praticata in diversi casi ed è utilizzata per il trattamento del “piede diabetico”, delle ulcere torpide di natura traumatica, circolatoria o infettiva, delle osteomieliti (infezioni ossee) acute e croniche, delle infezioni da protesi, delle retiniti, delle necrosi di tessuti in seguito a radioterapie.
In Italia non vengono trattate con ossigeno terapia iperbarica (OTI) le paralisi cerebrali infantili ed altre patologie neurologiche non in quanto le camere non siano adatte a tali trattamenti ma perché, al momento attuale non esiste alcuna prova dell’ efficacia ed utilità di tale intervento terapeutico ( sempre in Italia è da tempo proibito l’uso, a scopo clinico, della camera iperbarica monoposto pressurizzate con ossigeno al 100%).







Nessun commento:

Posta un commento