lunedì 24 ottobre 2011

Caos Policlinici. I sindacati dichiarano lo stato di agitazione e minacciano anche lo sciopero


di Enzo Musella
La reazione dei sindacati non si è fatta attendere. Infatti, lunedì scorso, Flc-Cgil, Cisl università, Uil-Rua, Cisal università e RdB hanno proclamato lo stato di agitazione del personale docente, ricercatore, dirigenziale, tecnico-amministrativo e socio-sanitario operante presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria della Seconda Università degli Studi di Napoli. In una nota inviata al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, al rettore Franco Rossi, al Dg Graziano Olivieri e per conoscenza al Prefetto di Napoli, i sindacati dichiarano di essere pronti a tutto anche allo sciopero.

 "La mancata definizione del protocollo d’intesa fra la Regione Campania e la Seconda università di Napoli e il sopravvenuto vuoto gestionale derivante dal recesso contrattuale del Direttore Generale del Vecchio Policlinico hanno determinato una grave crisi economico-finanziaria e gestionale dell'azienda - si legge nella nota -  che oltre ad avere evidenti ripercussioni sulla qualità dei servizi erogati all’utenza e sui livelli minimi assistenziali, incide sulle condizioni di lavoro di tutto il personale; medico, delle professioni sanitarie, ausiliario, amministrativo e tecnico, costretto ad operare in assenza di regole certe anche per quanto attiene i trattamenti economici di pertinenza della contrattazione integrativa.
Ulteriore criticità è rappresentata dal mancato turnover del personale che costringe gli operatori dell’area sanitaria a turni di lavoro massacranti - denunciano i sindacati - che in alcuni casi superano le 18 ore consecutive. Riteniamo che la situazione determinatasi sia tale da richiedere un intervento urgente agli interlocutori istituzionali, allo stato sordi alle molteplici richieste delle parti sociali".

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