lunedì 17 ottobre 2011

Salute: raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità contro la gastroenterite dei viaggiatori

di redazione
Il Campylobacter è il batterio che più comunemente causa la gastroenterite nel mondo. Generalmente si tratta di infezioni blande, ma che possono rivelarsi fatali nei bambini molto piccoli, negli anziani e nelle persone immunosoppresse. Tuttavia, con semplici accorgimenti, come il calore e la cottura dei cibi, si possono evitare complicazioni. A ricordarlo è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha preparato delle raccomandazioni per i viaggiatori e chi maneggia il cibo.

Attualmente ci sono 17 specie e 6 sottospecie di Campylobacter, di cui le più frequenti negli uomini sono il C. jejuni e il C. coli. I sintomi più frequenti sono diarrea, dolore addominale, febbre, mal di testa, nausea e vomito e durano 3-6 giorni. La trasmissione avviene principalmente per via alimentare, con carne poco cotta, latte crudo e acqua contaminata. Non sono richiesti particolari trattamenti, a parte il ricambio di elettroliti e la reidratazione. Gli antimicrobici sono raccomandati per i casi più invasivi. Ai viaggiatori l'Oms raccomandata: di assicurarsi che il cibo sia ben cotto e ancora caldo quando viene servito; evitare latte crudo e suoi derivati, bere solo latte pastorizzato o bollito; evitare il ghiaccio, bollire l'acqua potabile se non si è sicuri che sia incontaminata; lavarsi le mani spesso con il sapone, soprattutto dopo il contatto con gli animali, o dopo essere andati in bagno; lavare bene frutta e verdura, soprattutto se si mangiano crudi, e cercare sempre di sbucciarli. A chi gestisce e maneggia il cibo, l'Oms raccomanda di vigilare durante la sua preparazione, osservando le regole igieniche. I lavoratori dell'industria alimentare con febbre, diarrea, vomito o lesioni cutanee visibili devono subito segnalare il caso al loro datore di lavoro. (Fonte: Ansa)

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