La notizia ha dell’incredibile. Si potrebbe dire che all’ospedale di Taormina avvengono i miracoli. Giuseppe Teodoro, 50enne romano, lavora al Ministero di Giustizia, è “giunto cadavere” al nosocomio siciliano, ma ne è uscito vivo. La notizia, battuta ieri da tutte le più importanti agenzie di stampa, riporta un fatto avvenuto a fine luglio. Giuseppe Teodoro, mentre passeggiava tra le stradine di Taormina, venne investito da un’auto. Prontamente fu ricoverato in ospedale. Dopo circa quattro ore di attesa, ed una radiografia che, a detta dei medici, non mostrava niente di rotto, il turista venne dimesso.
Solo nella camera d’albergo, il 50enne scopre che qualcosa non andava. Giuseppe legge il certificato di dimissioni rilasciato dall'ospedale siciliano nel quale è scritto che in ospedale era “giunto cadavere” e di essere stato successivamente dimesso con una prognosi di appena 10 giorni: se non è resurrezione questa, poco ci manca.
"Oltre al dovuto aspetto esilarante - racconta Teodoro - spero ad una leggerezza o a un refuso del 'giunto cadavere' ", ha dichiarato. “Una volta rientrato a Roma – ha aggiunto il turista - ho scoperto di avere la rotula completamente frantumata, infatti, ho appreso solo adesso, visionando la lastra al ginocchio effettuata al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Taormina (il cui duplicato mi e' stato recentemente recapitato a casa), che la RX non delimita la parte interessata al trauma, bensì l'area sottostante (tibia e perone). Sto seriamente valutando di procedere per vie legali” ha poi concluso.
La malasanità colpisce ancora. Il Sud fa registrare un nuovo avvenimento che ha dell’incredibile.
In questa storia ci si trova dinanzi a due errori, entrambi molto gravi, anche se con proporzioni diverse. L’errore di verbalizzazione del referto di dimissione del paziente, ovvero il presunto miracolo, è una disattenzione gravissima. Sbagliare la diagnosi, archiviando come semplice distorsione una rotula fratturata, quella si che poteva mettere in serio.
In questa storia ci si trova dinanzi a due errori, entrambi molto gravi, anche se con proporzioni diverse. L’errore di verbalizzazione del referto di dimissione del paziente, ovvero il presunto miracolo, è una disattenzione gravissima. Sbagliare la diagnosi, archiviando come semplice distorsione una rotula fratturata, quella si che poteva mettere in serio.
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