di Jacopo Di Bonito
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha partecipato questa mattina alla giornata mondiale dedicata all’infanzia. Durante la visita al reparto di malattie genetiche rare e fibrosi cistica presso l'ospedale dell'Università Secondo Policlinico di Napoli, il primo cittadino ha potuto constatare l’eccellenza del nosocomio napoletano, in una sanità campana allo sfascio. Insomma, quest’oggi De Magistris si è ritrovato dinanzi ad una vera e propria cattedrale nel deserto.
Ad accompagnare il sindaco anche i responsabili dell'associazione Abio, presenti da 11 anni a Napoli con oltre 240 volontari, impiegati in 10 ospedali cittadini e 21 reparti pediatrici. “Il diritto alla salute si misura, infatti, anche dal tipo di assistenza (sanitaria e psicologica) che si offre ai pazienti – ha aggiunto il sindaco - in particolare poi quando sono bambini, che hanno necessità di poter vivere il periodo della degenza ospedaliera in condizioni appropriate anche sotto il profilo affettivo ed emotivo”.
Il sindaco ha poi fatto il punto sulla drammatica situazione economica in cui versa l’azienda ospedaliera, che con i 245 milioni di euro di deficit, rischia la chiusura da un giorno all’altro . “Ritengo sia un fatto gravissimo il mancato trasferimento di fondi nazionali e regionali, che pure erano stati promessi e previsti, e che impedisce alle strutture di garantire il pieno diritto alla salute e alla cura”. Poi promette: “Sebbene non sia materia di diretta competenza del Comune, questa amministrazione non solo vigilerà ma continuerà a fare la sua parte, anche presso le sedi istituzionali competenti, affinché sia rispettata la Costituzione e l'art.32, ovvero sia garantito il diritto alla salute per tutti i cittadini e per tutte le persone”.
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