lunedì 14 novembre 2011

Sindacati in rivolta al Nuovo Policlinico: "Vertice straordinario, poi sarà protesta"

di Enzo Musella 
"Il Policlinico al Vomero alto non può chiudere. Siamo pronti a tutto, anche allo sciopero generale per difendere i diritti dei lavoratori e degli ammalati, cosa che faremo in ogni sede e con tutte le sigle e forze sindacali disponibili ad affiancarci nella lotta. E' impensabile arrivare al blocco dell'assistenza sanitaria paventata dai vertici dell'azienda sanitaria del Policlinico e venirne a conoscenza solo grazie alla stampa". E' quanto dichiara Gabriele Murgia, responsabile della Cisal Sanità e Università per la Campania. Il sindacalista lancia dardi di fuoco contro i dirigenti della azienda sanitaria.
 "I vertici aziendali avevano il dovere di informare i lavoratori sull'ammontare del deficit accumulato dal Policlinico e non denunciarlo solo quando in cassa non è rimasto nemmeno un centesimo - tuona il sindacalista -  ora si parla di piano d'emergenza, di procedure straordinarie per dimettere pazienti ricoverati, di chiudere gli ambulatori, di bloccare la didattica, è un comportamento fuori da ogni forma di rispetto dei lavoratori, siano essi docenti universitari o semplici operatori socio assistenziali".
"Questa mattina abbiamo convocato una riunione straordinaria della Cisal Università per coordinare un piano strategico di lotta - incalza Murgia - stiamo coinvolgendo in questa azione tutte le sigle sindacali, ora bisogna essere uniti e fare tutto il possibile per evitare il blocco delle attività al Nuovo Policlinico. Il governatore Caldoro non ci ha mai ricevuto - continua Murgia - ma anche lui è responsabile di quanto potrà accadere in questa azienda sanitaria. Ora deve riceverci, siamo pronti a fare le barricate sotto Palazzo Santa Lucia se Caldoro non interviene e chiarisce una volta e per sempre quali sono i motivi che hanno indotto la Regione a non firmare i protocolli di intesa - chiosa il  leader di Cisal - Caldoro sta scherzando con il fuoco, se non interviene dovrà fare i conti con i lavoratori dell'università e con tutti i lavoratori delle ditte di servizi che da mesi non percepiscono lo stipendio, ai quali va tutta la nostra solidarietà".
Le proteste del sindacato non si fermano qui. "E' ovvio che in questo scenario anche l'università deve fare la sua parte ed intervenire presso la Regione affinché si giunga ad un accordo sullo sblocco, anche parziale, del turn-over. E' impensabile pagare 10milioni di straordinario l'anno anziché assumere nuovo personale, si risparmierebbe, offrendo la possibilità di occupazione a molti giovani e cosa più importante si rientrerebbe nella normativa di legge elusa dalla dirigenza di questa azienda". Conclude, Murgia.
 

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