mercoledì 21 dicembre 2011

Arrestato ginecologo a Belluno. Chiedeva denaro alle coppie che volevano sottoporsi a procreazione assistita

di Valeria Pollio
Sono scattati i domiciliari per il primario della Divisione di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Pieve di Cadore (Belluno), Carlo Cetera, accusato di aver chiesto ingenti somme di denaro per “scalare di qualche posto” i suoi pazienti in lista d’attesa per la pratica di fecondazione medicalmente assistita. Circa 2.500 euro per spazzar via più di due anni. Le indagini, curate dal Procuratore Antonio Bianco con l’ausilio della Guardia di Finanza di Belluno, hanno portato alla luce anni di attività illecita. Il ginecologo, che nel 2009 curava una rubrica on-line chiamata “Le risposte di Carlo Cetera”,
Non è la prima volta che il primario si ritrova al centro dell’attenzione dei media. Già nell’ottobre scorso aveva fatto parlare di sé, questa volta in positivo, per aver effettuato la pratica di inseminazione artificiale in una donna di quarantotto anni. Un caso eccezionale perché non coinvolse l’ovodonazione ma anche perché il secondogenito della donna nacque da un unico ovocita congelato dopo il primo parto. Proprio in tale periodo la Giunta Regionale aveva approvato la delibera sull’innalzamento dell’età delle donne da sottoporre a procreazione assistita (da 43 a 50 anni). La fecondazione assistita è una pratica che interessa tantissime coppie. Tanto che nel nostro Paese è regolata da una legge (la n°40).
In Italia nel 2009 sono nati ben 10.819 bambini con le tecniche di procreazione assistita, circa l’1,9% del totale dei neonati. Le coppie trattate sono state quasi 7mila. Rispetto all’anno precedente, le persone che si sono sottoposte a questo tipo di metodologia sono aumentate dell’8%. Per quanto riguarda il totale dei bambini venuti al mondo con fecondazione medicalmente assistita, di seguito le rispettive percentuali in considerevole aumento: 0,9% nel 2005, l’1,3% nel 2006, 1,6% nel 2007, 1,8% nel 2008 e 1,9% nel 2009 (in riferimento al numero complessivo di bambini venuti al mondo nei rispettivi anni). Tante sono le donne che decidono di avere un bambino dopo i 40.

nel sito “Qui mamme, il portale delle mamme”, è stato incastrato grazie ad un video che mostra chiaramente il passaggio di denaro. Gli incontri con le coppie da “sfruttare” avvenivano solitamente in luoghi pubblici. Da alcune indiscrezioni è emerso che riusciva ad estorcere il denaro dicendo che era destinato ai biologi della S.i.s.me.r, società specializzata in tecniche di fecondazione assistita. Dalle indagini non sembra che la società centri con la vicenda.

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