martedì 20 dicembre 2011

Medici senza contratto: la sanità laziale rischia di bloccarsi definitivamente

di Jacopo Di Bonito
Mentre i bambini di tutto il mondo scrivono letterine a Babbo Natale, i medici del Lazio inviano mail alla governatrice Renata Polverini. “Il sottoscritto... - recita il testo - dirigente medico precario in servizio presso il presidio ospedaliero Belcolle di Viterbo, in scadenza di contratto il 31 dicembre 2011, dal 1 gennaio 2012 sarà ufficialmente disoccupato se non verrà siglato l'accordo ponte per il rinnovo dei contratti per il 2012”. Insomma, nelle lettere non vengono richiesti regali o sorprese particolari, nessun firmatario ha preteso tredicesime o quant’altro, ma solamente la possibilità di continuare a svolgere il proprio lavoro. Nomi, data di nascita, il servizio svolto e l'inizio dell'attività, sono i dati presenti all’interno delle mail.

Circa 1500 medici, 160 solo a Viterbo, hanno riempito la casella email della governatrice Polverino. “Se la Regione, come ha fatto l'anno scorso e quelli precedenti - spiega uno di loro -, non dovesse provvedere in tempo, salterebbero decine di servizi e, con essi, i livelli essenziali d'assistenza”. In altre parole, c’è il rischio che allo scoccare del 2012 la sanità laziale si blocchi definitivamente con una pesantissima ricaduta su tutti i pazienti.
“Molti di noi - spiega uno dei dirigenti di Viterbo -, al contrario di quanto hanno fatto in passato, dal 1 gennaio 2012 non si presenteranno al posto di lavoro se non avranno un nuovo contratto o non dovesse essere sottoscritto un accordo ponte entro la fine dell'anno. Sarebbe la paralisi per ambulatori, unità operative semplici o complesse, day hospital e altri servizi”. La Asl di Viterbo, secondo quanto si è appreso, ha sollecitato l'intervento della Polverini e, da alcuni giorni, sono stati avviate trattative con i sindacati per arrivare a un nuovo contratto a livello regionale. La situazione, secondo quanto denunciano gli interessati, si protrarrebbe dal 2006. “Finora – sottolineano gli interessati -  è stata sempre trovata una soluzione, a volte anche dopo la scadenza formale dei contratti. Quest'anno, però, ci sono due ulteriori problematiche che potrebbero complicare le cose: la penuria di fondi sempre più acuta e l'indisponibilità di almeno una cospicua fetta di medici a lavorare, seppur temporaneamente, senza contratto”. Secondo quanto si è appreso, il direttore generali delle Asl viterbese, Adolfo Pipino, sarebbe intenzionato a prorogare d'ufficiò l'attività dei precari finché la soluzione non verrà sbloccata. Resta però da vedere se i medici saranno disponibili ad accettare l'ennesimo compromesso.
“Ma è difficile, addirittura impossibile - dichiarano i medici - che si possa giungere a una definizione entro il 31 dicembre”.
La soluzione proposta dagli interessati è di sottoscrivere un accordo ponte che conceda alle parti più tempo per trattare. La palla ora passa alla governatrice Polverini, che dovrà decidere, in un verso o nell’altro, le sorti della sanità laziale.



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