mercoledì 14 dicembre 2011

Ministero della Salute: «ecco la cartella clinica dell’Italia»

di Marina Ranucci
Presentata dal Ministero della Salute la “Relazione sullo Stato Sanitario del Paese” (RSSP) degli anni 2009 e 2010. Una vera e propria cartella clinica che diagnostica il quadro clinico, appunto, del Belpaese. L’edizione riferita al biennio 2009-2010 è il risultato di un lavoro cospicuo al quale hanno collaborato circa 300 tra specialisti, ricercatori e dirigenti del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’AgeNaS, dell’AIFA, delle Università e degli IRCCS, coordinati da un Comitato editoriale e da un Comitato redazionale. Leggete di seguito i numeri  della situazione della salute della penisola.

L’Italia detiene il record europeo di longevità: gli uomini 76,1 anni per gli uomini e a 82,2 anni per le donne, ma sono anche troppi gli anni che vengono vissuti in condizioni di disabilità. E sebbene le donne abbiano una vita media di oltre cinque anni più elevata degli uomini, vivrebbero anche una media di 6,4 anni in più di esistenza con limitazioni causate da varie disabilità. Quello che desta la maggiore preoccupazione sono le malattie che colpiscono e che sono la principale causa di morte. Nello scenario demografico analizzato nella Relazione, le malattie del sistema circolatorio e i tumori si confermano le principali cause di morbilità e mortalità, pur registrandosi importanti miglioramenti epidemiologici ascrivibili non solo al progresso dei trattamenti medico-chirurgici, ma anche all’adozione di stili di vita più salutari, grazie alle campagne di prevenzione primaria che hanno accresciuto nella popolazione la consapevolezza dell’importanza degli interventi di tipo preventivo. Per la prima volta quindi, le malattie del sistema circolatorio divengono la prima causa di mortalità superando il cancro. Si sono registrati 97.953 decessi per malattie cardiocircolatorie sui 281.824 decessi totali. Per quanto riguarda il sesso femminile invece, come già osservato da tempo, sono le malattie cardiovascolari a confermarsi principale causa di morte con un numero di 126.531 decessi su 296.366 totali. In pratica il 43% delle morti totali. Mentre i tumori sono stati responsabili di 74.767 decessi, il 25% dei decessi, rappresentando così la seconda grande causa di morte. Tuttavia si è registrato che la mortalità per malattie del sistema circolatorio si è ridotta dal 1980 di circa il 60%, sia per gli uomini che per le donne; la riduzione della mortalità per tumori, che ha avuto inizio più recentemente a partire dagli anni novanta, è del 20% circa fra gli uomini e del 10% fra le donne. Viene infine sottolineato dal Ministero della Salute che il biennio 2009-2010 è stato caratterizzato anche dal miglioramento qualitativo del SSN, con ridefinizione del governo clinico finalizzato ad una maggiore sicurezza dei pazienti e ad un coinvolgimento responsabilizzato delle diverse figure professionali, oltre che da un’attenzione ancora più incisiva al tema delle liste d’attesa, uno degli aspetti critici di tutti i sistemi sanitari di tipo universalistico con un livello di assistenza avanzato, che ha registrato la convergenza dei livelli centrale e regionale nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) per il triennio 2010-2012.



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