sabato 24 dicembre 2011

Napolitano contro la crisi: “Abbiate fiducia nell’Italia”

di Jacopo Di Bonito
Napolitano da un calcio alla crisi e lo fa ribadendo la sua fiducia all’Italia e alla comunità internazionale. Il Presidente della Repubblica, incontrando quest’oggi al Quirinale il Corpo diplomatico per la tradizionale cerimonia degli auguri di Natale e Capodanno, ha fatto il punto della situazione a quattro anni dalla crisi che sta mettendo in ginocchio il mondo interno. “Ci incontriamo -ha detto il Capo dello Stato agli ambasciatori- al termine di un anno di forti emozioni e di perduranti apprensioni per la comunità internazionale. Lasciate però che vi accolga con un rinnovato invito alla fiducia nei fermenti di democrazia e di libertà che animano i popoli, nella prospettiva di rinnovata cooperazione tra le nazioni, nella determinazione dei governi e delle organizzazioni internazionali nel rispondere a prove e difficoltà spesso non prevedibili”.
La situazione di totale smarrimento finanziario nella quale è sprofondata l’Italia sembra preoccupare, ma non spaventare il Capo dello Stato che promette “rinnovata fiducia nella comunità internazionale e nell'Italia. L'ansia che ci ha accompagnato dall'estate scorsa -ha sottolineato il Capo dello Stato- non si è dissipata, ma abbiamo la coscienza, in Italia e nell'Unione, di avere individuato i passi essenziali da compiere per disinnescare una crisi che non nasce in Europa ma viene da lontano. È bene ricordarlo”. “Dal 2008 si è fatta impellente -ha affermato Napolitano- la necessità di un nuovo sistema di governance economica globale. Questa è la sfida che il G20 sta affrontando con alterni progressi mentre, per l'Europa, specie per l'Eurozona, si è venuto ponendo sempre di più il problema di rafforzare disciplina fiscale e istituzioni comuni”.
Il nuovo accordo internazionale, “non solo a 17, forse a 26, annunciato a Bruxelles, si propone di sottoporre ad una sovranità condivisa bilanci nazionali e coordinamento delle politiche economiche”. Un processo, ha aggiunto Napolitano, che “deve andare di pari passo con la difesa immediata della stabilità finanziaria dei Paesi dell'area euro, ed in sostanza con il rafforzamento ancora insufficiente del fire wall necessario per tutelare i debiti sovrani e salvare la moneta unica”.
Ecco arrivare, in conclusione di giornata, la stoccata del Presidente della Repubblica a tutti i paesi che hanno scelto di aderire alla moneta unica: “Quanto ai leader dei Paesi che vi hanno aderito, essi non possono dimenticare che la moneta unica ha apportato benefici notevoli e duraturi a tutte le economie, grandi e piccole che ne fanno parte”.



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