martedì 31 gennaio 2012

CRONACA - Cardarelli, sindacati in rivolta, proclamato lo sciopero della fame

Il personale sanitario lancia il “mayday”

di Micaela Tempesta
E’ emergenza sanità all’ospedale Cardarelli di Napoli ridotto ormai ai minimi termini. La Direzione Strategica del Cardarelli per affrontare le difficoltà del DEA ha assegnato tutto il personale disponibile degli ambulatori e day-hospitals ai reparti del Dea stesso e per compiti amministrativi. C’è un sospetto da parte del COBAS che questa sia l’ennesima trovata per smantellare l’attività ambulatoriale del nosocomio a discapito dei pazienti e ovviamente di tutto il personale.
E’ di ieri una nota dei COS-COBAS che chiede l’intervento tempestivo della direzione del Cardarelli per far fronte all’emergenza barelle fuori dai reparti. I firmatari propongono dei punti di soluzione tre dei quali non implicherebbero spese aggiuntive e sono di preciso: un maggior controllo sull’operato del DEA e sulle degenze che dovrebbero durare al massimo 72 ore; la definizione di tutto il Cardarelli come struttura d’emergenza e imporre che tutti i reparti abbiano almeno 5 letti disponibili per i ricoverati d’urgenza; la sospensione della disposizione che riduce di 4 posti letto molti reparti. Sono dunque proposte atte esclusivamente al controllo da parte della Direzione Medica. E’ convinzione diffusa tra gli autori del comunicato che non ci sia possibilità di dialogo con la controparte che volontariamente non fa trasparire la realtà del complesso ospedaliero.
Si chiede l’apertura immediata di un tavolo di confronto tra la Regione, il Cardarelli e i sindacati entro il 10 Febbraio,data in cui i rappresentanti del COS-COBAS daranno il via ad uno sciopreo della fame per attirare l’attenzione dei media e soprattutto della cittadinanza che è ignara dei motivi della “barello poli” collinare. Alle ore 16 di oggi ci sono 80 pazienti in medicina d’urgenza di cui almeno 10 in barella fuori reparto. La situazione è ormai insostenibile e con una disposizione della Direzione Sanitaria del 11 Gennaio il Cardarelli si vede diminuire i posti letto di 200 unità. Il perché sarebbe logico, leggendo il comunicato, se ci fosse stata l’apertura dell’Ospedale del Mare cosa che non avverrà almeno fino al 2015. Il risultato è di caos totale che la messa in pratica di questa disposizione ha portato. Per far fronte all’emergenza il COS-COBAS sta organizzando un Gruppo di Soccorso costituito da volontari infermieri del COBAS stesso per intervenire direttamente nelle prossime analoghe situazioni in aiuto dei colleghi e dei pazienti facendo ciò che sanno fare meglio e cioè prestare assistenza. A conferma delle intenzioni proclama lo ciopero della fame per il 10 Febbraio per protestare si legge “contro una giunta regionale che sta affossando il Cardarelli e la Sanità Pubblica napoletana”.

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