martedì 31 gennaio 2012

Primo piano- Sanità la federazione pediatri scrive a Balduzzi “no a decapitazione pediatria”

      Assistenza sanitaria ai bambini
dopo i sei anni si va dal medico di mamma e papà
 di Micaela Tempesta
Il calvario del Sistema Sanitario Nazionale sembra non avere fine. Con il pretesto della riduzione dei costi giorno dopo giorno si affrontano problematiche enormi di carenza di personale, di mancati pagamenti, di sovraffollamento nelle strutture ospedaliere. Oggi tocca ai pediatri. Ha sollevato un vespaio la proposta del nuovo ministro della Salute Franco Balduzzi che vorrebbe restringere l’età pediatrica all’intervallo che va dai 0 ai 6 anni. Praticamente al compimento del sesto anno di età il bambino verrebbe affidato alle cure dello stesso medico dei genitori. Perché?

Pare che in Italia ci siano pochi pediatri e per sopperire a questa mancanza invece di crearne di nuovi,aumentandone così il numero, si preferisce ridurre l’età pediatrica. Dura la reazione della Federazione italiana medici pediatri che con una nota indirizzata al ministro chiedono un incontro per discutere delle varie soluzioni alternative al problema pediatria in Italia. E’ una convinzione dei più ormai che esista un pensiero di alcuni tecnici della sanità regionale che punta a sfaldare e snaturare dissennatamente la grande esperienza assistenziale della pediatria italiana.«È una strategia che punta a distruggere il Servizio Sanitario Nazionale e a decapitare la pediatria». È quanto afferma Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri nella lettera-esposto indirizzata al ministro Franco Balduzzi. «I pediatri italiani -continua la lettera Fimp- sono parte integrante di un servizio sanitario che opera con efficacia a tutela della salute dei cittadini, così come ricordato dall'articolo 32 della Costituzione. Ben conoscendo pregi e criticità del nostro sistema nell'attuale fase di pesante crisi di sostenibilità». All’indomani della diffusione del testo “incriminato” i medici della Fimp fanno notare che lo sconcerto derivatone si è esteso non solo ai medici ma anche ai politici,agli scienziati e alla gente comune sempre più disorientata in materia di assistenza sanitaria. Ed è proprio di un politico,l’ex ministro della Salute Ferruccio Fazio, una lettera indirizzata al Corriere della Sera nella quale spiega le ragioni della sua contrarietà all’idea che i bambini oltre i sei anni di età siano curati non più dai pediatri ma da medici per “adulti”. «I medici di medicina generale, molto competenti nell'assistenza sanitaria all'adulto, hanno meno esperienza dei pediatri per quanto riguarda la salute dei bambini. Basti pensare che da 50 anni non se ne occupano più», dice Fazio facendo gli esempi del dosaggio dei farmaci e dell'alimentazione. Inoltre, fa notare, «i risparmi che si otterrebbero con questa soluzione sono tutti da verificare e, al contrario, si rischierebbe di smantellare l'assistenza pediatrica universalistica che il mondo ci invidia. In più,si avrebbe un aumento della libera professione privata dei pediatri  con il trasferimento sulle famiglie dei costi oggi a carico dello stato». L’ex ministro infine propone alcune soluzioni come quella di aumentare il numero di posti per l’anno in corso della Scuola di specialità pediatrica riducendo il numero delle borse di studio in specialità non strategiche e attribuire responsabilità cliniche in ospedale agli studenti degli ultimi due anni di specializzazione in pediatria. «Non accetteremo mai la decapitazione della pediatria italiana» è questo l’incipit della lettera indirizzata all’attuale ministro della Salute Balduzzi inviata dalla Fimp. I medici pediatri chiedono al ministro un celere incontro «per presentare ipotesi reali, affidabili ed efficaci che riguardano scuole di specialità, copertura territoriale dell’assistenza, proposte frutto di anni di lavoro, di analisi, di concertazione, di dialogo scientifico internazionale». Dopo aver incassato il sostegno dell’Alleanza pediatrica internazionale, i medici pediatri della Fimp aspettano la risposta del neo ministro della Salute e nel frattempo, sul portale della Federazione, è stato aperto un forum di dialogo con tutti gli utenti (pediatri ,genitori e cittadini) per dar voce ai pareri degli italiani sull’eventualità che l’età pediatrica sia ridotta.

                                              
                                                              

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