martedì 31 gennaio 2012

Cronaca- “Made in love” Napoli capitale dell’orgoglio gay

in onda su Napolitivù il primo bacio gay
di Micaela Tempesta
In barba a qualunque bigottismo Napoli si rivela la capitale dell’orgoglio gay italiano. E’ cambiato il vento e finalmente,anche grazie alla rivoluzione arancione del nuovo sindaco, qualcosa si sta muovendo nella lotta per i diritti degli omosessuali. Freud li chiama invertiti totali qualcun altro meno saggio e sicuramente meno libero mentalmente li chiama “ricchioni”. Il termine “omosessuale” è vergognosamente entrato da troppo poco tempo nel nostro lessico quotidiano. Si dice sia un problema di ignoranza non accettare la diversità. Il diverso è sempre stato storicamente motivo di paure ingiustificate. Ci sono guerre in nome dei diversi, morti in nome dei diversi. Da qualche parte nel mondo ancora si muore per essere sospettati di omosessualità.

Sembra di vivere in chissà quale periodo buio della storia e invece siamo nel futuro dei nostri nonni e dei nostri genitori. Nel 2012 per la precisione. La città partenopea è sede di numerose associazioni che lottano tutti i giorni affinché il seme dell’ignoranza non venga annaffiato. E’ un percorso difficile a tratti spaventoso ma di sicuro non è sufficiente per demotivare le moltissime persone,omosessuali e non,che si sono imbarcate sulla nave della tolleranza. Un modo intelligente e “leggero” per cominciare a documentare questa pseudo-diversità è stato quello di realizzare un programma televisivo che celebra l’amore inteso come sentimento puro che non fa distinzione di sesso. “Made in love” è il nome del programma ideato dalla Bee Glam srl  in onda su Napolitivù (canale 80 del Digitale terrestre) e in streaming sul sito dedicato che, sul modello più famoso di “Uomini e Donne” della De Filippi , vede impegnati due “tronisti” nella ricerca del partner ideale. La differenza con il cugino in onda sulla rete madre di mediaset è che stavolta tutti i partecipanti, tronisti e corteggiatori, sono omosessuali dichiarati. Si sa che la televisione aiuta a fare cultura e non c’è niente di meglio di un programma televisivo per mostrare a tutti che poi il diverso non è tanto diverso. Notizia di pochi giorni fa è quella del primo bacio gay “vero” nella storia della televisione. E’ accaduto nel corso della III puntata del programma durante un’esterna, come le chiama la De Filippi, che vedeva impegnati un tronista ed il suo corteggiatore usciti a cena per il loro primo appuntamento. Ad assistere alla puntata  in veste di presidente di giuria l’Onorevole Anna Paola Concia,deputato PD da sempre in lotta per l’affermazione dei diritti civili degli omosessuali che ha dichiarato:« La Rai in occasione della giornata mondiale per la lotta all’Aids censurò i profilattici, la vostra emittente invece ha superato la barriera dei pregiudizi perché l’amore non ha sesso e anche un bacio tra gay è normalità». C’è da dire che questo è solo un piccolo passo visto che l’emittente è piccola , che il programma va in onda in tarda serata e che quindi sarà molto difficile raggiungere i più. La scelta indovinata di questo programma, a mio modesto parere, sta nella rosa dei concorrenti. Nessuno fuori dalle righe, persone che non fanno della loro omosessualità motivo di stravaganza estrema. Persone all’apparenza “normali”. Troppo spesso alla parola omosessuale si associano usi e costumi fuori dalle righe. Credo che il messaggio importante da far passare al mondo “fuori” sia proprio quello che un omosessuale non sempre indossa tacchi a spillo e cammina in perizoma come se sfilasse per il Carnevale di Rio. Ci sono medici, poliziotti, infermieri,architetti,commercianti e chi più ne ha più ne metta. Ecco forse il messaggio da fare passare sempre e comunque in ogni manifestazione per l’affermazione dei diritti degli omosessuali sia proprio quello della “normalità”,ammesso che la normalità esista.

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