giovedì 26 gennaio 2012

CRONACA NERA - Blitz della Guardia di Finanza

Truffa ai danni  degli Enti previdenziali e assistenziali e dei Comuni di Casola di Napoli, Santa Maria la Carità e Pimonte

di Micaela Tempesta
Il primo mese del 2012 è stato caratterizzato sicuramente dalle copiose operazioni svolte dalla Guardia di Finanza nella lotta contro l’evasione fiscale e contro gli illeciti nel settore degli appalti pubblici e dei reati contro la pubblica amministrazione. Ieri i militari della Guardia di Finanza di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno eseguito, nei confronti di due indagati, un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dall’ufficio G.I.P. del tribunale di Torre Annunziata che vieta alla società coinvolta di contrattare con la Pubblica Amministrazione, in relazione ai gravi indizi di colpevolezza nella commissione di reati di “turbativa d’asta”, frode e inadempienze nelle pubbliche forniture, “falso” e “truffa aggravata” nei confronti degli enti previdenziali e assistenziali e dei Comuni di Casola di Napoli,Santa Maria la Carità e Pimonte.
Un’impresa di Sant’Antonio Abate,operante nel settore della raccolta dei rifiuti solidi e urbani, ha commesso gravi irregolarità per conseguire l’aggiudicazione di numerosi appalti di servizio presso diversi comuni dell’area vesuviana. Con l’ausilio di un impiegato dell’ufficio Inps di Castellammare di Stabia ,reo di aver rilasciato 3 documenti nell’anno 2008 che attestavano falsamente l’assolvimento dei contributiva parte della società nonostante vi fossero insoluti afferenti i pagamenti contributivi previdenziali e assistenziali, l’impresa “l’Igiene Urbana” si precostituiva i requisiti per partecipare e aggiudicarsi le gare d’appalto indette dai Comuni di Pimonte, Lettere e Gragnano.  Lo stesso impiegato ,tramite ulteriori false certificazioni, aiutava l’impresa di Sant’Antonio Abate ad ottenere dall’Inps un codice autorizzativo utile ad assumere 14 dipendenti con i benefici previsti dalla legge 407/90 ,acquisendo indebitamente l’esenzione per il versamento dei premi assicurativi e contributivi. Complici dei due amministratori dell’impresa e dell’impiegato dell’ Inps anche due dipendenti della società,anche essi indagati, che all’atto dell’assunzione autocertificavano ,falsamente, di essere disoccupati da 24 mesi pur non avendo in realtà maturato tale requisito, essenziale per ottenere dall’ente previdenziale il beneficio contributivo. Nell’ambito della stessa operazione è emerso che l’impresa  gestiva abusivamente, in violazione delle norme ambientali,un’aerea comunale adibita ad “Isola Ecologica” con l’ausilio due tecnici comunali dell’ufficio Lavori Pubblici  anch’essi indagati nello specifico per abuso d’ufficio e falso e falso in atto pubblico. Su tale area sono stati rinvenuti 35 metri cubi di rifiuti cosidetti “ingombranti” sversati in modo inconsulto senza predisporre la necessaria protezione con l’ausilio dei cassoni scarrabili. Nel corso del medesimo servizio faceva uso di un automezzo già utilizzato e spesato dal Comune di Sant’Agnello sebbene fosse espressamente vietato dal capitolato speciale d’appalto a pena di decadenza del contratto. Tirando le somme l’illecito guadagno derivato dalla frode perpetrata è di circa 130 mila euro ai danni dell’Inps e di circa 20 mila euro ai danni dell’Inail. A conclusione delle indagini il G.I.P. del tribunale di Torre Annunziata,rilevata la sussistenza di un concreto pericolo di reiterazione delle condotte criminose da parte dei due amministratori dell’impresa ha emesso nei loro confronti l’ordinanza applicativa di misure cautelari consistente nell’interdizione dall’esercizio di uffici direttivi delle imprese per la durata di due mesi

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