martedì 31 gennaio 2012

CULTURA - Guerra alle malattie tropicali dimenticate

Un esercito di “partner farmaceutici” è pronto per partire

di Jacopo Di Bonito
Anno nuovo, malattie vecchie. Le patologie tropicali “dimenticate” spaventano il mondo. La sorte di un miliardo di ammalati è appesa ad un filo, che pian piano si sta spezzando. Un quadro nero nel quale si apre un filo di luce, di speranza. Arriva direttamente dal “nuovo esercito” formato da tredici aziende farmaceutiche, dai governi degli Stati Uniti, dal Regno Unito e dagli Emirati Arabi Uniti, dalla Bill & Melinda Gates Foundation, dalla Banca Mondiale e da altre organizzazioni sanitarie internazionali l'annunciato sforzo coordinato per accelerare i progressi verso l’eliminazione o il controllo di 10 malattie tropicali trascurate entro la fine del decennio.
“Gli sforzi dell’Oms, dei ricercatori e il contributo dell’industria – ha detto Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - hanno cambiato il volto di queste malattia antiche, che sono state messe in ginocchio con una velocità sorprendente. Con gli sforzi in corso oggi, - conclude il direttore dell’Oms - sono sicura che quasi tutte le malattie possano essere eliminate o controllate entro la fine di questo decennio. E oggi l’Oms lancia una “Road Map” ufficiale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti entro il 2020”.
Nelle zone più povere del mondo, intanto, si continua a morire. Eccome.
“Oggi ci siamo uniti per aumentare l’impatto dei nostri investimenti e lavorare sugli enormi progressi compiuti fino a questo momento”. Ha dichiarato Bill Gates, co-presidente della Bill & Melinda Gates Foundation, che ha aggiunto: “ l’approccio innovativo deve servire da modello per la soluzione di altri problemi di sviluppo globale e aiuterà milioni di persone a costruire la propria autosufficienza e a superare la necessità di aiuti”. Conclude Bill Gates.
Unendo le forze, i vari partner si sono impegnati a lavorare insieme per migliorare la vita dei 1,4 miliardi di persone in tutto il mondo affetti da queste patologie. Durante un incontro al Royal College of Physicians di Londra i partner hanno annunciato di voler mantenere o ampliare gli attuali programmi di donazione di farmaci per soddisfare la domanda fino al 2020; condividere le conoscenze per accelerare la ricerca e lo sviluppo di nuovi medicinali e fornire più di 785 milioni di dollari per sostenere la R&S e rafforzare la distribuzione dei farmaci.
“Molte aziende e organizzazioni – sostiene Andrew Witty, Ceo di GlaxoSmithKline (Gsk) -  hanno lavorato per decenni per combattere queste malattie terribili. Ma nessuna azienda o organizzazione può farlo da sola. Oggi, - conclude Witty - ci impegniamo a lavorare mano nella mano per rivoluzionare il nostro modo di combattere queste malattie, ora e in futuro”.
Le intenzioni ed i propositi sono nobili. L’impegno verbale sembra totale, la battaglia è appena incominciata.





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