giovedì 26 gennaio 2012

Il moto fa bene al fisico e alla “tasca”

“Una passeggiata di salute” per combattere la sedentarietà

di Valeria Pollio
Distributori in tilt, automobili a secco. Cosa si fa? Si incamera energia e via, si parte per una bella passeggiata, a piedi. Secondo alcuni dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità sono fin troppi i sedentari nel continente Europeo, ma anche in Italia. Dati Istat confermano tale evidenza: i sedentari in Italia sono pari al 38,3% della popolazione totale; si tratta di oltre 22 milioni di persone che dichiarano di non praticare attività fisica, soprattutto nel tempo libero.
 E pensare che ognuno di noi dovrebbe percorrere almeno tre kilomentri al giorno per mantenersi sano (pari a circa cinquemila passi). L’organizzazione Mondiale della Sanità, dunque, lancia l’allarme. La “sedentarietà”, o pigrizia, “provoca 600mila decessi l'anno in Europa e rappresenta una delle dieci cause principali di mortalità e disabilità nel mondo. Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro, osteoporosi - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) - sono le malattie croniche che colpiscono in massa gli italiani, legate proprio a stili di vita sbagliati. Sono circa 3,9 milioni i diabetici, mentre 2 milioni e 250 mila connazionali vivono con una diagnosi di tumore. Ancora più alto è l'impatto delle patologie cardiovascolari: la sola ipertensione è responsabile di circa 240.000 morti l'anno, del 47% delle cardiopatie ischemiche e del 54% degli ictus cerebrali”. Il moto, a piedi o in bici, è “una misura efficace per tenere sotto controllo i vari fattori di rischio e permette di dimezzare il rischio di morte» - ricorda Cricelli -. Per tale ragione è stato presentato oggi, al Senato nel convegno nazionale “Il ritratto della salute e la medicina dei sani: modelli di sviluppo e strategie di comunicazione”, l’opuscolo a vignette “Una passeggiata di salute”. Tale iniziativa è stata promossa dalla Simg e dall'Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione. Si tratta di una serie di regole-base da seguire, che spaziano dalla dieta, alla quantità di attività fisica in base all'età, fino ai suggerimenti per curare i piccoli traumi. Il convegno e l’opuscolo dovrebbero incentivare la realizzazione del progetto “medicina dei sani”, fondata sulla comprensione dei bisogni per fornire corrette informazioni e strumenti idonei per adottare stili di vita adeguati. In tale panorama, giocano un ruolo fondamentale anche le campagne di prevenzione. “La prevenzione è un diritto per ciascun cittadino ed è un obiettivo del nostro sistema sanitario nazionale - dichiara Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità del Senato e dell'Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione -. È necessario promuovere interventi per ridurre i principali fattori di rischio per le grandi malattie: fumo, alimentazione scorretta, sedentarietà e abuso di alcol. Per i danni diretti e indiretti che derivano da stili di vita sbagliati lo Stato spende circa 60 miliardi di euro ogni anno”. Continuando sul discorso della spesa, è importante ricordare che passeggiare fa bene anche alle nostre “tasche”. Infatti, lasciando l'auto si possono risparmiare circa 700 euro all'anno, di cui 400 sono direttamente legati al costo del carburante e della manutenzione della macchina.

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