Il bilancio, approssimativo, è di
15 dispersi e 17 vittime
15 dispersi e 17 vittime
di Jacopo Di Bonito
Questa mattina, dopo diverse ore di lavoro, gli uomini della Smit sono stati costretti ad interrompere le manovre di flangiatura, a causa del distacco del “pontone”. A minacciare lo svuotamento dei serbatoi c’è anche il meteo. “Le previsioni danno cattivo tempo fino a martedì: si prevede di non poter riprendere i lavori per il posizionamento delle flange e quindi lo svuotamento delle cisterne della Concordia fino metà della prossima settimana", ha detto Martjn Schuttevaer, responsabile della Smit. “I tempi per lo svuotamento – precisa Schuttevaer - dipendono strettamente dal meteo. Prima di iniziare lo svuotamento vero e proprio delle sei cisterne, - conclude il responsabile olandese - servirà ancora mezza giornata di lavoro per completare la flangiatura e il posizionamento delle valvole in due di queste”.
Intanto, sulla terra ferma le indagini proseguono. Nella giornata di ieri è stato sentito il primo ufficiale di plancia Ciro Ambrosio, accusato di naufragio e omicidio colposo in concorso con il comandante Schettino. “Schettino era al timone da Civitaveccchia, poi a circa 4,5 miglia - ha raccontato Ambrosio - il comandante disse di mettere il timone manuale, ordine che eseguii. La navigazione proseguì come da tracciato precaricato sino a quando io, nella qualità di capo guardia, ad 1,9 miglia dall'isola iniziai ad accostare a dritta. Pochi minuti dopo, Schettino urlò: “Master take the com”, stabilendo il passaggio di consegne al comandante”. La linea della difesa di Ambrosio appare chiara. “Siamo abbastanza tranquilli, abbiamo armi per difenderci con molta onorabilità”, ha annunciato il difensore, Salvatore Catalano, prima dell'incontro in procura. Poi, all'uscita, ha chiarito: “Il mio assistito è primo ufficiale di coperta. Prima di lui ci sono tre ufficiali suoi superiori”, fra cui Schettino. Dopo aver trovato l’accordo con i turisti italiani, a cui andranno 11mila euro a persona, Costa Crociere deve fronteggiare l’attacco di uno studio legale statunitense. Secondo la Bild, infatti, i 16 sopravvissuti tedeschi si sarebbero affidati ad alcuni avvocati americani, ed avrebbero chiesto un risarcimento pari a 160mila dollari ognuno. La partita, è appena incominciata.
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