domenica 29 gennaio 2012

PRIMO PIANO - Inaugurazione anno giudiziario, Italia in subbuglio

Avvocati napoletani
s'imbavagliano per protesta

di Micaela Tempesta
Tutta l'Italia è in subbuglio a causa dei provvedimenti presi da questo governo in merito alle liberalizzazioni e ai sacrifici che tutti i "comuni" cittadini saranno costretti a fare per far sì che il nostro paese non diventi un paese di "serie c". A Napoli oggi durante l'apertura dell'anno giudiziario, gli avvocati sono entrati nel Salone dei busti di Castel Capuano con un cerotto sulla bocca.
«È assolutamente inaccettabile l'attacco sferrato al funzionamento della giustizia, in danno ai cittadini e all'Avvocatura - si legge in un volantino che hanno distribuito - È inaccettabile che, la professione forense, costituzionalmente garantita, venga assimilata alla vendita di merci e valutata solo per il prezzo al ribasso e che la giustizia sia ridotta a un esercizio per ricchi». I consiglieri dell'Ordine hanno seguito la relazione di inizio anno in piedi e imbavagliati. In particolare gli avvocati insistono sul fatto che è inaccettabile  che tutti i provvedimenti adottati con il pretesto della riduzione del debito siano, in realtà un mezzo  per la tutela di interessi economici ben individuati a discapito dei valori fondamentali della persona. Il presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Napoli,Francesco Caia scrive in un documento diffuso oggi in sala che è assolutamente inaccettabile l'attacco sferrato al funzionamento della giustizia a danno dei cittadini e dell'Avvocatura. Gli avvocati reclamano il ritorno allo Stato di diritto  denunciando la gravità della situazione attuale dominata dalla volontà del Governo di subordinare il diritto all'economia. Tempi duri quindi anche per questo Governo tecnico affrontato su più fronti e dichiarato più volte al servizio dell'economia e delle banche più che al servizio del cittadino.

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