sabato 18 febbraio 2012

PRIMO PIANO - Emergenza Cardarelli. Sindacati contro la Regione

Cento barelle, Cardarelli 
nel collasso

di Claudio Silvestri
Sindacati dei medici e degli infermieri per denunciare la situazione cri­tica che sta vivendo il Cardarelli. Ieri alle 16 vi erano più di 100 perso­ne ricoverate in barella: circa 60 pazienti erano ammassati in Accetta­zione, ben 80 in Medicina d'urgenza. Numeri che superano di gran lun­ga la capienza delle strutture e che mandano all'aria qualsiasi garan­zia su sicurezza e assistenza agli ammalati. Basti pensare che in Deci­ma Medicina c'erano persone ricoverate anche sul ballatoio, davanti all'ascensore. Una situazione insostenibile.

Tant'è che i rappresentan­ti dei medici hanno attaccato duramente la Regione. «Non ci sono pa­role per l'indifferenza se non l'ostilità della Regione che stringe la cor­da al collo all'intero ospedale ridotto allo stremo da emergenze e ca­renze di personale e dove oggi mancano persino le barelle». È quanto si legge in una nota del sindacato Anaao-Assomed. «A fronte di que­sto dramma abbiamo assistito - scrivono i sindacalisti - alla trionfali­stica sigla della convenzione Ospedale-Università Sun. Non esistono commenti su questa Convenzione ma in un tempo difficile per il Pae­se, la parola equità tra Università ed Ospedale ancora non ha senso lad­dove invece vivono i conflitti di interesse e di privilegi in una giunta re­gionale imbottita di cattedratici», si legge ancora nella formata firma­ta dai dottori Verde, Genna, Gragnano, Bresciani, D'Ambrosio e Co-vetti.
Più duri gli infermieri del Cos-Cobas che, a fronte dell'emergenza ba­relle, denunciano l'esistenza di un piano per la drastica riduzione di posti letto: circa 200 in tutto l'ospedale. Sarebbe la conseguenza di una disposizione del direttore sanitario che dispone la riduzione di 4 letti per ogni reparto. Due le iniziative degli infermieri: un "gruppo di soccor­so", volontari che aiutano i colleghi in difficoltà nei reparti. E lo sciopero della fame che partirà il prossimo 10 febbraio. (tratto dal Roma del 31 gennaio 2012)

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