Cento barelle, Cardarelli
nel collasso
nel collasso
di Claudio Silvestri
Sindacati dei medici e degli infermieri per denunciare la situazione critica che sta vivendo il Cardarelli. Ieri alle 16 vi erano più di 100 persone ricoverate in barella: circa 60 pazienti erano ammassati in Accettazione, ben 80 in Medicina d'urgenza. Numeri che superano di gran lunga la capienza delle strutture e che mandano all'aria qualsiasi garanzia su sicurezza e assistenza agli ammalati. Basti pensare che in Decima Medicina c'erano persone ricoverate anche sul ballatoio, davanti all'ascensore. Una situazione insostenibile.
Tant'è che i rappresentanti dei medici hanno attaccato duramente la Regione. «Non ci sono parole per l'indifferenza se non l'ostilità della Regione che stringe la corda al collo all'intero ospedale ridotto allo stremo da emergenze e carenze di personale e dove oggi mancano persino le barelle». È quanto si legge in una nota del sindacato Anaao-Assomed. «A fronte di questo dramma abbiamo assistito - scrivono i sindacalisti - alla trionfalistica sigla della convenzione Ospedale-Università Sun. Non esistono commenti su questa Convenzione ma in un tempo difficile per il Paese, la parola equità tra Università ed Ospedale ancora non ha senso laddove invece vivono i conflitti di interesse e di privilegi in una giunta regionale imbottita di cattedratici», si legge ancora nella formata firmata dai dottori Verde, Genna, Gragnano, Bresciani, D'Ambrosio e Co-vetti.
Più duri gli infermieri del Cos-Cobas che, a fronte dell'emergenza barelle, denunciano l'esistenza di un piano per la drastica riduzione di posti letto: circa 200 in tutto l'ospedale. Sarebbe la conseguenza di una disposizione del direttore sanitario che dispone la riduzione di 4 letti per ogni reparto. Due le iniziative degli infermieri: un "gruppo di soccorso", volontari che aiutano i colleghi in difficoltà nei reparti. E lo sciopero della fame che partirà il prossimo 10 febbraio. (tratto dal Roma del 31 gennaio 2012)
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