Maxi operazione antidroga al largo delle Baleari, narcotraffico in ginocchio
di Micaela Tempesta
La “grande fuga” di una imbarcazione a largo delle Baleari è durata circa tre ore con ripetute e pericolosissime virate e speronamenti alle motovedette della Guardia di Finanza. Per gli ingenti danni riportati durante queste manovre lo yacht non ha potuto proseguire la navigazione arrestando la fuga e arrendendosi così alle forze dell’ordine. Scene degne del miglior action movie americano si sono svolte al largo delle Baleari dove una maxi operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli e del Comando Operativo di Pomezia-Pratica di Mare, ha inferto un durissimo colpo ad una potente organizzazione di narcotrafficanti operativa in tutto il mondo.
L’operazione si è svolta nella tarda serata dello scorso 13 gennaio e resa pubblica solo oggi. Il blitz ha portato all’arresto di 11 soggetti stranieri di diversa nazionalità ritenuti responsabili di reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di resistenza e violenza a navi militari della Guardia di Finanza. Gli arresti sono il risultato di un importante operazione aeronavale condotta nella acque internazionali comprese tra le Isole Baleari e la Sardegna lungo le rotte tradizionalmente usate dai narcotrafficanti per il trasporto di sostanze stupefacenti provenienti dall’Africa e dal Sud-America e destinate a rifornire il grande e crescente mercato italiano ed europeo. L’intervento repressivo è il punto di arrivo di complesse indagini di Polizia Giudiziaria delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite dal Gruppo Operativo Antidroga di Napoli nei confronti di una grossa organizzazione criminale napoletana, con stabili e forti collegamenti con la Spagna ed il Marocco, in grado di investire notevoli risorse finanziarie per acquistare e trasportare ingenti quantitativi di hashish,utilizzando per il trasporto potenti e veloci imbarcazioni,esclusivamente realizzate o acquistate in Italia per il traffico illecito,in grado di raggiungere elevate e pericolose velocità.
Gli elementi acquisiti durante le lunghe indagini hanno rilevato la possibilità di importare un grande quantitativo di hashish dal Marocco nei primi giorni dell’anno tramite l’uso di un natante veloce immatricolato in Italia. Il natante dopo aver caricato la droga in Marocco avrebbe raggiunto,sempre secondo le indagini,un punto imprecisato del Mediterraneo in acque internazionali dove indisturbato poteva procedere al trasbordo dell’ hashish su un gommone veloce che a sua volta avrebbe raggiunto le coste iberiche. Gli stupefacenti una volta arrivati in Spagna sarebbero stati caricati su autoarticolati che avrebbero trasportato gli stupefacenti in Italia ,per la precisione in Campania. Con il prezioso aiuto del magistrato di collegamento del Regno di Spagna,il dr. Galileo D’Agostino, l’A.G. italiana d’urgenza ha ottenuto la pronta collaborazione dell'autorità giudiziaria spagnola che vista la gravità dell’operazione si è subito mostrata disponibile ed ha acconsentito al pattugliamento delle acque antistanti le coste meridionali della penisola iberica da parte della Guardia di Finanza italiana.
Un pattugliatore veloce, due guardacoste ed un aereo italiani sono stati trasferiti presso un porto militare spagnolo. I mezzi con a bordo anche personale del G.O.A di Napoli la notte del 13 gennaio dopo una lunga attesa individuavano e seguivano uno yacht veloce di 26 metri che dopo svariate ore di navigazione a luci spente raggiungeva un catamarano,tipo peschereccio, al quale era agganciato un gommone di circa 12 metri pronto per la “fuga”.
Alla vista delle autorità i tre natanti si sono separati seguendo tre rotte diverse e dando luogo ad un’avvincente inseguimento terminato quasi subito per il catamarano e per il gommone.
Unitamente alla pericolosa fuga i passeggeri a bordo dello yacht hanno prontamente provveduto allo scarico in mare di numerose casse. La “grande fuga” è durata circa tre ore con ripetute e pericolosissime virate e speronamenti alle motovedette dei militari. Proprio per gli ingenti danni riportati durante queste manovre lo yacht non ha potuto proseguire la navigazione arrestando la fuga e arrendendosi così alle forze dell’ordine.
I militari armati sono saliti a bordo dello yacht provvedendo all’arresto di 11 persone, tra le quali 4 minorenni, subito trasferiti a Napoli da Palma de Maiorca.
Grazie ai filmati ripresi dalle telecamere ad infrarossi sui natanti della Guardia di Finanza, che attestavano gli speronamenti e il lancio delle casse di hashish in mare, il Giudice per l'indagine prliminare ha potuto convalidare l’arresto. I danni apportati dall’operazione all’organizzazione criminale dedicata al narcotraffico napoletana, sono di svariati milioni di euro considerando le 10 tonnellate di hashish gettate in mare e il sequestro dei natanti utilizzati per il narcotraffico.
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