sabato 28 gennaio 2012

Truffa ai danni dell’INPDAP

Donna deceduta da 10 anni ritirava regolarmente
 la pensione

di Micaela Tempesta.
Nessuno sa con certezza dove si va quando si passa all’altro mondo. Sicuramente non ci sarà bisogno di denaro nel regno di qualunque dio, che sia il nostro, quello arabo,cinese e così via. “In questo momento così difficile per il nostro paese, dove ai cittadini sono stati chiesti grossi sacrifici tutti i comportamenti che danneggiano la solidarietà sociale devono essere combattuti con estrema decisione”.
Non poteva cominciare meglio il comunicato stampa della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Caserta in cui si rende nota l’ennesima truffa ai danni di un istituto di previdenza sociale . Non poteva cominciare meglio perché già da queste prime righe ci si rende conto dell’intensa attività che i militari stanno svolgendo in questi giorni per garantire l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e soprattutto alle tasse. Ci si rende conto che il cammino è ovviamente ancora lungo e che i “pesci grossi” sono difficili da stanare ma comunque ogni passo in più e un passo verso la legalità, termine che in questo paese e purtroppo nel nostro meridione è largamente sottovalutato. Nel quadro di una mirata attività di analisi dei rischi, condotta a livello nazionale e finalizzata al controllo della corretta percezione di emolumenti pensionistici erogati dall’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, su input del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie, ha disposto l’effettuazione di approfonditi accertamenti su soggetti che percepivano trattamenti pensionistici sostituendosi a persone risultate defunte. Nel corso di tali investigazioni i militari dell’arma hanno individuato una donna di 67 anni, residente negli Stati Uniti,che dal febbraio del 1999 al gennaio 2012 si è illecitamente appropriata della somma complessiva di 170 mila euro. L’Istituto di previdenza versava regolarmente, su un conto corrente bancario intestato alla madre, le somme ad essa stessa spettanti quale pensione di reversibilità del marito anch’esso defunto. La donna è stata denunciata per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e il conto corrente è stato sottoposto a sequestro preventivo da parte della locale Procura della Repubblica.

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