venerdì 20 gennaio 2012

Un caso da primato per gli Usa: un uomo “resuscitato” all’ospedale di Verona

di Micaela Tempesta
Definito una vicenda clinicamente rarissima l’episodio risale al 2010 ma viene riportato oggi sulla rivista americana specializzata “Annals of emergency medicine” .Un uomo di 71 anni dopo aver rischiato la morte per una violenta aritmia improvvisa è stato “resuscitato” all’ospedale di Verona. L’unicità dell’evento è dovuta al fatto che il paziente, di cui non è specificata l’identità,ha due cuori. Anni addietro infatti ,dopo l’impianto di un peacemaker,l’uomo era stato sottoposto alla procedura di trapianto “doppio”.
In questo tipo di interventi molto rari ,basti pensare che in Usa ne sono stati effettuati solo 187 e la pratica non viene più eseguita, un nuovo cuore viene impiantato nel torace dei malati e viene collegato al “vecchio” cuore che viene così sostenuto nelle sue funzioni dal cuore “nuovo”.«Non avevamo mai visto nulla di simile, e' un caso unico, in quanto questo tipo di interventi chirurgici cardiaci sono estremamente rari», ha commentato Giacomo Mugna il cardiologo che con l’uso del defibrillatore ha riportato in vita l’uomo all’ospedale di Verona.
«il rischio di questo tipo di trapianto-spiega,il professore di medicine d’emergenza alla Temple univeristy, Rade Vukmir- è che i pazienti sviluppino due ritmi cardiaci indipendenti e contrastanti in cui uno dei due cuori funziona meglio dell’altro». Proprio questo pare essere il caso dell’uomo che, una volta giunto al Pronto Soccorso veronese, ha perso conoscenza ed ah smesso di respirare. L’uso del defibrillatore la riportato in vita , i chirurghi così hanno potuto provvedere alla sostituzione del vecchio peacemaker che ancora oggi mantiene l’uomo in vita.


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