lunedì 6 febbraio 2012

Attivo a Roma un nuovo centro di fecondazione artificiale

Dedicato alle donne affette da endometriosi, prima causa di infertilità
di Valeria Pollio
L’endometriosi, malattia cronica originata dalla presenza anomala dell’endometrio in altri organi vitali quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, interessa solo in Italia circa 3 milioni di donne, 14 milioni in Europa e 150 milioni nel mondo. Una delle conseguenze del ritardo diagnostico di tale patologia (che in Europa si attesta a 9 anni) è l’infertilità.
Molte donne affette da endometriosi non possono avere dei bambini, anche perché il costo delle cure si aggira intorno ai 100mila euro. Per tale ragione è stato istituito a Roma il primo Centro di Fecondazione, nel mondo, per donne con endometriosi. “Gli studi e la ricerca scientifica della Fondazione italiana endometriosi – si legge in una nota - saranno posti al servizio del nuovo Centro di fecondazione che potrà avvalersi di competenze ad altissimo livello sulla patologia per assicurare una fecondazione eseguita sulla base delle peculiarità di ogni singola paziente e rapportata a tutte le modificazioni che influiscono sulla sua capacità di procreare”. Tanti sono i pareri degli esperti, in particolare del presidente P. Giulio Signorile. “La struttura - annuncia il presidente della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus Pietro Giulio Signorile - fa parte del Centro Italiano Endometriosi, già attivo a Roma presso il Rome American Hospital di via Longoni 81, ed ha l'obiettivo di aiutare le tantissime donne affette da endometriosi nella lotta contro l'infertilità, una delle principali conseguenze di questa malattia. La presenza di endometriosi in fase avanzata, infatti, si accompagna spesso alla difficoltà di procreazione e la maternità risulta quasi impossibile con le procedure tradizionali, anche per i costi elevatissimi e per le forti ripercussioni sulla salute femminile”. E’ un centro all’avanguadia, con un sistema moderno di tracciabilità che impedisce lo scambio di gameti ed embrioni, garantendo la certezza assoluta della paternità e l'utilizzo di speciali incubatori a secco che, attraverso tre sistemi di sterilizzazione dell'atmosfera ed un avanzato sistema di monitoraggio a sensori, eliminano il rischio di “cross contamination” e tutelano in maniera assoluta l'embrione. “Basta con i centri di fecondazione allestiti nei condomini – continua Signorile -. È ora che si tuteli la salute della donna e degli embrioni e si innalzino i livelli qualitativi dell'assistenza per la fecondazione”. L’endometriosi, come qualsiasi altra patologia, ha un pesante impatto sulla vita personale, familiare e lavorativa delle donne colpite. I forti dolori addominali, la difficoltà nei rapporti intimi, la stanchezza fisica cronica, l’incapacità di recarsi al lavoro, sono solo alcuni dei sintomi che rendono quasi invivibile la quotidianità.



2 commenti:

  1. Grazie al Prof Signorile e alla Fondazione Italiana Endometriosi (www.endometriosi.it) che, con l'apertura di questo centro, danno a noi donne affette da endometriosi una nuova possibilità di migliorare la nostra vita!

    RispondiElimina
  2. Gentile Barbara,
    grazie per la nota. Seguiremo l'evolversi dello ricerca scientifica del Prof. Signorile cercando di riportare aggiornamenti e news che possano esserle ancora di interesse
    La redazione

    RispondiElimina